È polemica dopo la bocciatura dell’emendamento al Decreto Legge Fisco che prevedeva l’assunzione di nuovi giudici di pace per sostenere gli uffici sempre più in affanno. La decisione della Commissione Bilancio, motivata dalla mancanza di fondi, ha scatenato la dura reazione di Alberto Del Noce, presidente dell’Unione Nazionale Camere Civili: “Come è possibile che, con 2 miliardi di euro dal PNRR per migliorare il sistema giustizia, non si trovino risorse per arginare questa crisi?”.
Del Noce denuncia un impatto diretto sui cittadini, che già oggi affrontano tempi insostenibili per la fissazione delle udienze: “L’abnorme carico di lavoro rende impossibile rispondere alle richieste di giustizia. La situazione peggiorerà nel 2025 con l’ampliamento delle competenze dei giudici di pace”.
Secondo il Presidente, senza interventi strutturali il sistema rischia il collasso, trasformando il diritto alla giustizia in un privilegio per pochi. “Questa bocciatura non è solo una questione tecnica, ma un segnale di disattenzione verso la giustizia di prossimità, il primo livello di tutela dei diritti dei cittadini”.
Del Noce invoca un cambio di rotta immediato per evitare un peggioramento della crisi: “Il diritto alla giustizia deve essere garantito a tutti, non può essere lasciato morire per questioni di bilancio”.
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