La Camera ha approvato in via definitiva il ddl Nordio con 199 voti favorevoli. Tra i sostenitori, inclusi molti sindaci del PD, c’è chi evidenzia che il 90% delle inchieste per abuso d’ufficio si concludono con un’assoluzione, causando la cosiddetta “paura della firma” che ostacola le decisioni dei pubblici ufficiali.
Stretta sulle intercettazioni
Il ddl Nordio introduce cambiamenti significativi nella gestione delle intercettazioni telefoniche, con l’obiettivo di proteggere le persone non coinvolte nelle indagini. Viene stabilito il divieto di pubblicare, anche parzialmente, il contenuto delle intercettazioni non riprodotto nei provvedimenti giudiziari o non utilizzato in dibattimento.
Interrogatorio preventivo
La riforma prevede nuove norme per la carcerazione preventiva. Le ordinanze di custodia cautelare dovranno essere decise da un collegio di tre giudici, anziché da un solo gip. Inoltre, prima dell’arresto, il sospettato deve essere sottoposto a un interrogatorio di garanzia.
Assoluzioni inappellabili
Un altro aspetto discusso della riforma è l’impossibilità per l’accusa di proporre appello contro le sentenze di proscioglimento per reati con pena massima di quattro anni e una possibile multa, riguardanti contravvenzioni o delitti con citazione diretta a giudizio.
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