Il 20 febbraio 2025, presso l’auditorium della Cassa Forense a Roma, si è tenuto il convegno “la fiscalità degli avvocati: dai forfettari alle STA, limiti e opportunità”, organizzato dall’Unione Nazionale delle Camere Avvocati Tributaristi (UNCAT) in collaborazione con Cassa Forense. L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto sul panorama fiscale degli avvocati, con la presentazione della “Guida pratica sulla fiscalità degli avvocati”, una pubblicazione curata da UNCAT e dalla Commissione studi della Cassa Forense per supportare i legali in ambito fiscale, deontologico e contributivo.
Tra i partecipanti, spiccano le presenze di Maurizio Leo, vice ministro dell’economia, e Vincenzo Carbone, direttore dell’Agenzia delle Entrate, che hanno fornito anticipazioni su temi cruciali per la professione, tra cui il nuovo protocollo per i certificatori del rischio fiscale e le possibili correzioni alla riforma fiscale.
Nuovi requisiti per i certificatori del rischio fiscale
Nel corso del convegno, Vincenzo Carbone ha annunciato che a breve sarà ultimato il protocollo operativo che definirà i requisiti necessari per diventare certificatori del rischio fiscale nell’ambito del sistema di cooperative compliance. Questa iniziativa, volta a garantire una maggiore trasparenza nei rapporti tra imprese e Amministrazione finanziaria, richiederà ai professionisti competenze qualificate e una comprovata esperienza nel settore tributario.
Tra i requisiti fondamentali ci sarà la conoscenza dei principi contabili internazionali, necessaria per una corretta valutazione del rischio fiscale delle imprese. La comprovata esperienza professionale potrà essere dimostrata attraverso attività come la partecipazione a collegi sindacali o la revisione contabile. Inoltre, per i professionisti privi di esperienza in specifiche materie, sarà previsto un modulo formativo al quale parteciperanno anche funzionari dell’Agenzia delle Entrate.
Il protocollo sarà elaborato tenendo conto delle proposte del Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, con l’obiettivo di definire standard condivisi per la certificazione del rischio fiscale. Questo nuovo sistema mira a rafforzare il ruolo degli avvocati tributaristi e dei commercialisti nella prevenzione dei rischi fiscali e nella promozione della compliance normativa.
Il ruolo dell’avvocato tributarista nella compliance fiscale
L’avvocato tributarista sta assumendo un ruolo sempre più centrale nella certificazione della compliance fiscale, passando dall’essere semplice difensore del contribuente a garante della corretta applicazione delle normative tributarie. Vincenzo Carbone ha evidenziato che il tributarista non è “l’avvocato dell’evasore”, ma un professionista chiamato a favorire trasparenza e rispetto delle regole fiscali.
In questo contesto, l’avvocato tributarista viene equiparato al notaio, configurandosi come figura chiave nella verifica e certificazione della compliance fiscale di imprese e contribuenti. Con l’introduzione del nuovo protocollo per i certificatori del rischio fiscale, il suo ruolo si arricchirà ulteriormente, ponendolo al centro del rapporto tra imprese e Amministrazione finanziaria.
Riforma fiscale e giustizia tributaria: le novità annunciate
Durante il convegno, il vice ministro Maurizio Leo ha anticipato importanti modifiche alla riforma fiscale, in particolare riguardo alla revisione di Irpef e Ires. Tra le novità, si sta valutando una deroga al principio di omnicomprensività del reddito introdotto con il decreto legislativo di riforma, escludendo plusvalenze e conti correnti dedicati dalla nuova tassazione.
Sul fronte della giustizia tributaria, Leo ha annunciato un riordino delle corti con una razionalizzazione degli organi giudicanti. Questa riforma punta a ridurre il numero di corti, specialmente in quelle con un carico di lavoro esiguo. Inoltre, Carolina Lussana, presidente del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria, ha presentato il progetto del massimario delle sentenze tributarie, volto a garantire maggiore uniformità nell’interpretazione delle norme fiscali.
Queste riforme rientrano nel piano di interventi previsti dal PNRR, con il sostegno di risorse dell’Unione Europea destinate alla modernizzazione della giustizia tributaria e al miglioramento dell’efficienza del sistema fiscale.
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