Segnalati disservizi nel deposito telematico degli atti giudiziari per gli utenti del processo civile telematico. Da ieri sera, numerosi avvocati segnalano anomalie nella trasmissione delle PEC ai Tribunali: dopo la ricezione della prima ricevuta di accettazione, la posta elettronica certificata inviata non viene riconosciuta come tale dal sistema destinatario, bloccando così la generazione delle successive ricevute di consegna e impedendo il completamento dell’iter telematico.
La testimonianza di un avvocato del foro di Messina, raccolta nella serata di ieri, fotografa bene il problema: “Ho tentato nel pomeriggio il deposito di un atto al Tribunale lavoro di Messina. Tuttavia, dopo la prima PEC di accettazione non vengono generate le successive, in quanto la PEC viene riconosciuta come mail ordinaria”.
Un malfunzionamento che potrebbe avere conseguenze pesanti per i professionisti, rischiando di compromettere i termini perentori di legge per il deposito di atti e memorie. Secondo quanto emerso, la problematica sembrerebbe legata alle difficoltà nel riconoscimento corretto del canale certificato presso i sistemi giudiziari.
Nessuna comunicazione ufficiale, al momento, da parte del Ministero.
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