Il Consiglio Nazionale Forense appoggia la richiesta che l’Associazione Nazionale Magistrati ha avanzato al Ministro Bonafede a favore di una vaccinazione preferenziale per avvocati e magistrati in modo da far ripartire la giustizia.
LE RICHIESTE DELLA MAGISTRATURA
L’ANM ha chiesto al Guardasigilli «un immediato intervento del Legislatore, che estenda i termini di applicazione della normativa emergenziale – almeno per l’intera durata dello stato pandemico – anche ai settori della giurisdizione civile e penale». In particolare, l’Associazione ha poi proposto di considerare i magistrati ‘esercenti di un servizio di pubblica utilità‘ e, pertanto, tra le prime categorie professionali a poter accedere alla vaccinazione.
LA REAZIONE DELL’AVVOCATURA
La presidente del CNF Maria Masi ha dichiarato al quotidiano Il Dubbio che: «La richiesta valutata dall’Associazione magistrati non può che riguardare chiunque operi nei tribunali, se va intesa come correttamente deve intendersi: non come rivendicazione di un privilegio di categorie ma in ragione della funzione essenziale della giustizia». E che «può considerarsi altrettanto necessaria e condivisibile la richiesta, giustificata dalla necessità di riprendere in maniera adeguata e sicura l’attività giudiziaria e l’accesso negli uffici giudiziari».
VACCINAZIONE PREFERENZIALE PER AVVOCATI, MAGISTRATI E TUTTI GLI OPERATORI DELLA GIUSTIZIA
Altre figure all’intero del mondo forense appoggiano l’idea della vaccinazione preferenziale per avvocati, magistrati, ma anche per tutti gli altri soggetti impiegati nel settore.
Tra questi, il coordinatore degli Ordini forensi del Lazio, Luca Conti: «l’essenzialità dell’attività giudiziaria ed bilanciamento tra i diritti fondamentali in gioco, ovvero quella della inviolabilità della difesa e della salute impongono il riconoscimento di ‘categoria vulnerabile e a rischio’ a tutti gli operatori di giustizia: avvocati, magistrati, impiegati degli uffici giudiziari, ausiliari».
Mentre il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma, Antonino Galletti, aveva già chiesto a dicembre 2020 che tutti gli operatori della giustizia fossero «inseriti tra le categorie che in via prioritaria e su base volontaria, potranno aderire al piano di vaccinazione anti covid 19, dopo le persone più fragili per ragioni di salute, età, personale medico, paramedico e amministrativo delle strutture sanitarie». In modo «da garantire alla collettività il corretto svolgimento di un servizio essenziale, quale è quello giurisdizionale, in condizioni di sicurezza sia per i cittadini che per gli operatori».
[Fonte: NT+Diritto – Il Sole 24 Ore – Consiglio nazionale forense: vaccinare avvocati e giudici per garantire l’attività giudiziaria]
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