Roma – Le concessioni balneari sono state prorogate fino al 30 settembre 2027. Questa è una delle misure principali del decreto legge “salva-infrazioni” approvato dal Consiglio dei Ministri, che mira a evitare sanzioni europee per il mancato adeguamento alle normative comunitarie.
Dopo la scadenza del 2027, le concessioni saranno messe a gara, ma il decreto prevede la possibilità di ulteriori proroghe. In caso di difficoltà oggettive che impediscano la conclusione delle gare – come contenziosi legali in corso o problemi organizzativi – l’apertura al mercato potrà essere rinviata, con una nuova scadenza fissata al 31 marzo 2028, attraverso un “atto motivato” che giustifichi il ritardo.
Nuovi criteri per i canoni entro marzo 2025
Entro il 31 marzo 2025, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, dovrà stabilire i nuovi criteri per il calcolo dei canoni demaniali marittimi. Questi canoni saranno rivisti sulla base di valutazioni tecniche aggiornate, con l’obiettivo di allineare i costi alle attuali condizioni di mercato e garantire un equilibrio tra l’interesse pubblico e le esigenze degli operatori.
Indennizzi con perizie asseverate
Un altro punto cruciale della riforma riguarda gli indennizzi per i concessionari uscenti. I rimborsi saranno calcolati tramite perizie asseverate, ossia documenti tecnici validati ufficialmente, che determineranno il valore degli investimenti non ammortizzati. Questo meccanismo è stato introdotto per tutelare gli imprenditori che, con la fine delle concessioni, potrebbero subire perdite economiche significative.
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