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ANM: “Questa riforma è una sconfitta per la giustizia”

“La logica di fondo del disegno di legge sulla separazione delle carriere e l’istituzione dell’Alta corte si rintraccia in una volontà punitiva nei confronti della magistratura ordinaria, responsabile per l’esercizio indipendente delle sue funzioni di controllo di legalità. Gli aspetti allarmanti delle bozze del disegno di legge sono molteplici, leggiamo una riforma ambigua che crea un quadro disarmante”.

Ad affermarlo è una nota della Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati.

“È una riforma – prosegue la nota – che non incide sugli effettivi bisogni della giustizia, ma che esprime la chiara intenzione di attuare un controllo sulla magistratura da parte della politica, che si realizza essenzialmente con lo svilimento del ruolo e della funzione di rappresentanza elettiva dei togati del Csm e con lo svuotamento delle sue essenziali prerogative disciplinari, affidate a una giurisdizione speciale di nuovo conio”.

“Quella di oggi è una sconfitta per la giustizia, significa dar più potere alla maggioranza politica di turno, danneggiando innanzi tutto i cittadini. Per assumere nuove iniziative e per avviare una mobilitazione importante, anche dai territori, abbiamo deciso di convocare un Comitato direttivo centrale di urgenza che si terrà il 15 giugno prossimo”,

conclude la Giunta.

 


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DDL governativo sulla separazione delle carriere: la nota UCPI

Una prima dichiarazione del Presidente Petrelli sul DDL governativo sulla separazione delle carriere dei magistrati:

“Il testo governativo ad una prima lettura appare conforme alle attese in quanto segue le fondamentali linee della nostra proposta di riforma costituzionale di iniziativa popolare del 2017.

Abbiamo sempre ritenuto perfettibile la riforma costituzionale delle carriere, consapevoli della rilevanza di tale intervento, per cui si tratta di valutare attentamente questo nuovo disegno.

Due consigli presieduti dal Presidente della Repubblica sono garanzia di effettiva separazione e al tempo stesso di assoluta autonomia e indipendenza interna ed esterna di Pubblici Ministeri e Giudici.

Auspichiamo che il governo, assunta la responsabilità di questo nuovo testo, sappia coerentemente portare a compimento una riforma che l’avvocatura penale ha sempre ritenuto fondamentale per garantire ai cittadini un giudice terzo, in attuazione del giusto processo voluto dalla nostra Costituzione”.

 


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Modifiche relative alla visibilità dei fascicoli telematici della volontaria giurisdizione

Dopo le numerose segnalazioni relative all’impossibilità di consultazione dei fascicoli telematici della volontaria giurisdizione, in particolare delle amministrazioni di sostegno, è giunta la risposta del servizio assistenza tecnica informatica del Ministero della Giustizia.

Non si tratta affatto di un disservizio. Infatti, nell’ultimo aggiornamento sono state rilasciate delle modifiche relative alle visibilità, decise dalla Commissione analisi ministeriale.

Riportiamo quanto comunicato dal servizio assistenza tecnica informatica del PCT Giustizia:

“Tutti i soggetti coinvolti nella fase di apertura del procedimento (parte ricorrente e relativi avvocati, eventuali resistenti e/o intervenuti e relativi avvocati), perderanno l’accesso in consultazione del fascicolo nel momento in cui si verifica uno dei seguenti eventi:

1- NOMINA AMMINISTATORE DI SOSTEGNO (ENTE PUBBLICO)

2- NOMINA E GIURAMENTO AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO CONTESTUALE

3 – NOMINA AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO PROVVISORIA (ENTE PUBBLICO)

4- GIURAMENTO AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO

5- GIURAMENTO AMMINISTRAZIONE PROVVISORIA DI SOSTEGNO

Una volta scaricati i suddetti eventi, pertanto, i suddetti soggetti non potranno più consultare il fascicolo informatico.”


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Approvato il ddl di riforma della giustizia: via libera alla separazione delle carriere e al sorteggio per il CSM

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge di riforma della giustizia, un provvedimento che mira a separare le carriere dei magistrati e a introdurre il sorteggio per la componente laica del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM).

Ecco i punti chiave della riforma:

  • Separazione delle carriere: La riforma introduce una netta divisione tra le carriere dei magistrati requirenti (pubblici ministeri) e giudicanti. Questo significa che un magistrato non potrà più passare da un ruolo all’altro nel corso della sua carriera.
  • Sorteggio per il CSM: La componente laica del CSM, attualmente composta da membri eletti dal Parlamento, sarà invece nominata per sorteggio. Questo dovrebbe garantire una maggiore indipendenza e imparzialità del CSM.
  • Alta Corte: Viene istituita una nuova Alta Corte per giudicare i magistrati accusati di illeciti disciplinari. Questa competenza spettava in precedenza al CSM.
  • Modifiche al Csm: Il CSM sarà diviso in due sezioni, una per i magistrati requirenti e una per i giudicanti. A presiederle sarà sempre il Presidente della Repubblica.
  • Garanzia dell’indipendenza della magistratura requirente: Il ddl sottolinea l’indipendenza della magistratura requirente da qualsiasi interferenza del potere esecutivo o di altri poteri.

Le reazioni:

  • Maggioranza esultante: I leader della maggioranza hanno accolto con favore la riforma, definendola un passo importante per contrastare la degenerazione correntizia all’interno della magistratura e per garantire una maggiore giustizia ai cittadini.
  • ANM contraria: L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) si è invece detta contraria alla riforma, annunciando il ricorso a un referendum per abrogare le nuove norme.
  • Mantovano cauto sul referendum: Il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano ha affermato che non è scontato che si arrivi al referendum, invitando al confronto costruttivo in Parlamento.

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XI Congresso Giuridico Distrettuale a Bolzano: 30 maggio – 1° giugno 2024

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Ennesima truffa a nome INPS

In questi giorni, l’Inps ha dato l’allarme circa un nuovo tentativo di truffa, che sfrutta proprio il suo nome. I criminali puntano, in particolar modo, all’imminente sblocco dell’assegno unico e universale, il “nuovo” reddito di cittadinanza.

I criminali, tramite sms, avvisano gli utenti che l’assegno è stato bloccato, oppure parlano di benefici o sussidi in attesa di conferma. In tutti i casi, nel messaggio è incluso un link, da non cliccare assolutamente.

Scrive, infatti, l’Inps nei suoi canali ufficiali, che si tratta di una frode informatica, che si chiama smishing.

«Il meccanismo è analogo a quello del phishing: malintenzionati provano a rubare dati sensibili attraverso l’invio di un sms».

Prosegue la dichiarazione dell’Inps:

«Sono stati segnalati all’Istituto SMS provenienti da un falso mittente INPS in cui l’utente viene invitato a cliccare su un link per identificarsi o aggiornare i propri dati, anagrafi o bancari, per evitare la revoca di benefici acquisiti, oppure per ricevere il pagamento di una prestazione generica o specifica».

Il link in questione conduce a finte pagine Inps,

«che possono sottrarre con l’inganno i dati inseriti dai malcapitati. In particolare, all’Istituto sono giunte segnalazioni di SMS truffaldini che chiedono all’utente di inserire i propri dati anagrafici e caricare il documento di identità fronte retro con un “Selfie con documento in mano”».

Il fine è l’ottenimento dei dati personali delle vittime, per poter impersonare l’utente.

Ricordiamo che l’Inps potrebbe anche mandare sms, ma questi non conterranno mai alcun tipo di link.

«Si ribadisce di porre attenzione ai messaggi che invece richiedono l’apertura di un link; questa tipologia di messaggi può costituire un tentativo di truffa online».

 


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XI Congresso Giuridico Distrettuale a Bolzano: 30 maggio – 1° giugno 2024

Giustizia; Gallo (Ocf): “Il Ministero della giustizia cancelli le faq sugli organismi di mediazione dal proprio sito e apra confronto con le rappresentanze dell’avvocatura”

congresso giuridico bolzano

XI Congresso Giuridico Distrettuale a Bolzano: 30 maggio – 1° giugno 2024

L’edizione 2024 del Congresso Giuridico Distrettuale si terrà a Bolzano dal 30 maggio al 1° giugno, con l’organizzazione affidata al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bolzano.

L’evento, dal titolo “L’avvocatura moderna tra diritto, internazionalizzazione e nuove tutele”, offrirà un’ampia panoramica su tematiche giuridiche di attualità, con un ricco programma di sessioni dedicate a diverse aree del diritto:

  • Diritto civile e penale (sostanziale e processuale)
  • Diritto di famiglia e dei minori
  • Diritto del lavoro
  • Diritto amministrativo
  • Diritto dell’immigrazione
  • Diritto internazionale
  • Deontologia
  • Assistenza e previdenza forense
  • Diritto della crisi d’impresa
  • Pari opportunità

Il Congresso consentirà ai partecipanti di maturare un numero significativo di crediti formativi obbligatori (15 in totale, di cui 3 in materia di deontologia).

Oltre alle sessioni di lavoro, il programma prevede anche una lectio magistralis che si terrà giovedì 30 maggio presso l’Eurac. Venerdì 31 maggio, invece, si svolgerà una serata conviviale presso la Noisteria di Via Volta.

Le sessioni di venerdì e sabato si terranno presso le aule dell’Università di Bolzano.

Maggiori informazioni sul programma completo, sulle modalità di iscrizione e sulle quote di partecipazione sul sito web del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bolzano.


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mediazione stretta di mano

Giustizia; Gallo (Ocf): “Il Ministero della giustizia cancelli le faq sugli organismi di mediazione dal proprio sito e apra confronto con le rappresentanze dell’avvocatura”

Il Ministero della Giustizia minaccia di sospendere le attività degli Organismi di Mediazione, con il rischio di paralizzare le mediazioni in corso in danno dei cittadini.

E’ l’allarme lanciato dall’Organismo Congressuale Forense (OCF), alla luce delle FAQ pubblicate lo scorso 14 maggio sul sito dello stesso Ministero.

“Sconcerta che il Ministero della Giustizia indichi che l’Avvocato il quale intenda divenire responsabile di un organismo debba dimostrare di possedere la qualifica di mediatore, nonostante il chiaro disposto dell’art. 4-bis del D. Lgs. 28/2010 secondo il quale gli avvocati iscritti all’albo sono di diritto mediatori. E preoccupa poi il rischio di una complessiva privatizzazione della mediazione, che potrebbe derivare da un’altra pretesa delle FAQ, ovvero che non potrà essere nominato responsabile dell’organismo il Presidente del Consiglio dell’Ordine o un consigliere, in danno della parità di trattamento tra Organismi pubblici e privati e della libera scelta per i cittadini di rivolgersi agli uni o agli altri”.

Lo dichiara il segretario dell’OCF, Accursio Gallo.

“Riteniamo inaccettabile – continua Gallo – che delle semplici FAQ portino ad annullare i fondamentali tratti distintivi tra Organismi pubblici e privati, con una interpretazione del tutto estensiva delle norme primarie e secondarie, oltretutto in prossimità della scadenza del termine di adeguamento fissato dal DM n. 150/2023 (15 agosto 2024), e a maggior ragione considerato che parrebbe siano in corso di adozione alcune modifiche normative”.

“Chiediamo dunque che il Ministero provveda alla immediata revoca delle FAQ, quanto meno nelle parti censurate sopra e avvii un aperto confronto con le rappresentanze dell’avvocatura. Venga in ogni caso prorogato il termine fissato dall’art. 43 1° co. DM n. 150, e si determini che, nel caso in cui venisse ravvisata una mancanza di conformità alla normativa da parte dell’Organismo, si conceda un termine di adeguamento, senza adottare allo stato automatici provvedimenti di sospensione” – conclude il segretario dell’Organismo Congressuale Forense.

 


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Genitori irresponsabili, Cassazione: risarcimento possibile per danni non patrimoniali

La Corte Suprema di Cassazione, con l’ordinanza n. 14770 del 27 maggio 2024, ha stabilito un principio importante in materia di responsabilità genitoriale. In particolare, la Corte ha affermato che la violazione dei doveri genitoriali può dar luogo al risarcimento dei danni non patrimoniali, anche se non rientra nelle tipiche misure previste dal diritto di famiglia.

La pronuncia si basa sull’idea che la violazione grave dei doveri genitoriali può ledere diritti fondamentali della persona tutelati dalla Costituzione. In tali casi, la vittima può richiedere il risarcimento del danno non patrimoniale subito, come ad esempio il dolore morale, la sofferenza psichica o il turbamento emotivo.

La Corte ha richiamato alcuni precedenti in cui ha già riconosciuto il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale in caso di violazione dei diritti inviolabili della persona. Tra questi, la Cassazione 26301/2021, la Cassazione 28989/2019, la Cassazione 7513/2018, la Cassazione 2788/2019 e la Cassazione s.u. n. 26972/2008.

L’ordinanza in questione rappresenta un passo avanti importante nella tutela dei diritti dei minori. Essa riconosce che la violazione grave dei doveri genitoriali può avere conseguenze profonde sulla psiche e sul benessere dei figli, e che per tali danni è possibile ottenere un giusto risarcimento.

Ecco alcuni punti chiave dell’ordinanza:

  • La violazione dei doveri genitoriali può dar luogo al risarcimento dei danni non patrimoniali.
  • Il risarcimento è possibile solo in caso di violazione grave dei doveri genitoriali.
  • La violazione grave deve ledere diritti fondamentali della persona tutelati dalla Costituzione.
  • La vittima può richiedere il risarcimento del danno non patrimoniale, come ad esempio il dolore morale, la sofferenza psichica o il turbamento emotivo.

 


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Piazza della Loggia, Nordio: verità completa sulla strage, un dovere dello stato di diritto, rinforzi agli uffici giudiziari

Roma, 28 maggio 2024 – “50 anni fa, con la bomba di piazza della Loggia, i terroristi vollero attaccare il cuore della Repubblica, uccidendo cittadini richiamati dal bisogno di partecipazione alla vita democratica. Dopo mezzo secolo e tantissimi processi, la giustizia è riuscita ad accertare responsabilità e matrice di quella vile strage ed è tuttora impegnata – con nuovi dibattimenti – ad assicurare tutte le risposte ai familiari delle vittime e alla comunità intera.

In questo percorso, il Ministero della Giustizia sarà sempre al servizio degli uffici giudiziari, come ho voluto ricordare in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario proprio dal distretto di Brescia, scelto anche per il valore simbolico di questo anniversario e dell’impegno tutt’ora in atto per arrivare ad una verità completa sulla strage. Solo nell’ultimo anno, sono stati inviati a Brescia nuovi magistrati (7); entro giugno arriveranno altri addetti dell’Ufficio per il Processo (139) e altro personale amministrativo già è stato assunto (51 unità, più 74 nei prossimi mesi), mentre la digitalizzazione degli atti giudiziari di quella stagione offre ulteriori preziosi tasselli alla memoria e alla ricostruzione di quegli anni bui.

Fare giustizia è un dovere di ogni Stato di diritto e un nostro solenne impegno nei confronti di chi – 50 anni fa – perse la vita in piazza della Loggia, in nome della difesa delle istituzioni democratiche”.

Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

 


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Carceri, giovedì presentazione gruppo di intervento operativo contro rivolte nei penitenziari

Giovedì 30 Maggio 2024, alle ore 10:00 presso la Sala Manzo del Ministero della Giustizia in via Arenula 70, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Gruppo di Intervento Operativo (GIO) della Polizia Penitenziaria.

Il GIO, creato con decreto ministeriale del 14 maggio 2024, è un reparto di rapida reazione operativa, specializzato nella protezione e tutela della sicurezza delle strutture penitenziarie e delle persone in caso di rivolta in carcere.

 

 

Alla conferenza stampa di presentazione interverranno:

  • Andrea Delmastro delle Vedove, Sottosegretario di Stato alla Giustizia con delega alla Polizia Penitenziaria;
  • Giovani Russo, Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria;
  • Lina Di Domenico, Vicecapo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria;
  • Linda De Maio, Primo Dirigente di Polizia Penitenziaria, Direttore del GIO.

 


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