Cassazione: all'avvocato vanno rimborsate le spese documentate

Cassazione: all’avvocato vanno rimborsate le spese documentate

Per la Cassazione, l’avvocato ha diritto a vedersi rimborsate le spese documentate, perché queste non rientrano nella percentuale che la legge prevedere per il rimborso delle spese forfettarie.

IL CONTESTO

Un avvocato impugna per Cassazione la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale che dichiarava inammissibile il precedente ricorso relativo alla liquidazione di spese documentate, nell’ambito di una procedura promossa ex art. 70 del dlgs n. 546/1992 per l’ottemperanza del giudicato nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

L’avvocato ritiene che la sentenza della CTP violi l’art. 91 c.p.c, l’art 2 D.M. 55/2014 e lo stesso art. 70, poiché le spese documentate non sarebbero da includersi nella percentuale prevista per il rimborso delle spese generali indicata nel D.M. 55/2014.

SPESE DOCUMENTATE E SPESE FORFETTARIE

La Cassazione ritiene fondato il ricorso e nell’ordinanza n. 15985 del 27 luglio 2020 spiega che:

  • l’avvocato ha diritto al compenso, al rimborso delle spese documentate legate alla propria prestazione, ma anche -sempre- al rimborso delle spese forfettarie pari al 15% del compenso totale (art 2 del D.M. 55/2014);
  • – con spese documentate si intendono quelle spese necessarie allo svolgimento del processo: pagamento del contributo unificato, delle marche da bollo e di tutte quelle uscite che producono un documento che le attesti;
  • – il rimborso forfetario delle spese generali è una componente delle spese giudiziali, il suo ammontare è predeterminato dalla legge e spetta automaticamente al difensore, anche in mancanza di un accordo in tal senso («è implicita nella domanda di condanna al pagamento degli onorari giudiziali che incombe sulla parte soccombente»);
  • – il rimborso delle spese forfettarie serve a coprire quelle spese che non sono documentabili e documentate, che non sono legate alla singola pratica ma alla professione in sé: gestione dello studio, stipendi del personale, assicurazioni, utenze, materiali di uso quotidiano, ecc.

La Cassazione dunque individua una netta distinzione tra spese documentate e spese forfettarie e riconosce che le prime non rientrano nella percentuale di rimborso prevista per le seconde dal D.M. 55/2014.

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