Il decreto giustizia ora è legge

Il decreto giustizia ora è legge: il Senato ha votato la fiducia, con 100 sì, 71 no e un astenuto.

Il provvedimento, che era già stato votato dalla Camera, ora è stato definitivamente approvato.

Nel decreto Omnibus ci sono norme in materia di processo penale e civile, riguardanti le intercettazioni, misure per contrastare gli incendi boschivi, interventi legislativi per il recupero delle tossicodipendenze, della cultura e della salute, anche relative al personale della pubblica amministrazione e della magistratura.


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Come mettere in sicurezza lo Studio Legale?

Nello Studio Legale conserviamo tutti gli atti e i documenti dei nostri clienti, in versione cartacea ma soprattutto in digitale. È importante, dunque, proteggerli dalle minacce che corrono nel web, che spesso infettano i dispositivi dei professionisti al fine di chiedere riscatti.

Per esempio, potreste aver lavorato giorno e notte per preparare un atto molto importante, e lo lasciate “libero” nel PC per rileggerlo e depositarlo il giorno seguente. Ma, sorpresa! Siete vittime di un attacco ransomware, e per questo non riuscite più ad accedere al dispositivo e dovete anche pagare un riscatto.

Il giorno prima, magari, avete aperto una mail strana, che sembrava vera ma invece era una mail di phishing. Potrete procedere con la denuncia, anche se probabilmente non sarete più in grado di recuperare ciò che era contenuto nel pc, e continuerete a chiedervi come avreste potuto evitare la cosa.

Non esiste un metodo sicuro al 100% per difendere il nostro dispositivo, anche perché la tecnologia è in continua evoluzione, e gli hacker inventano continuamente nuovi modi per riuscire a rubare dati sensibili ed infettare dispositivi.

Quello che possiamo fare è rendere le cose difficili ai criminali informatici, chiudendo bene a chiave le porte d’accesso dello studio legale digitalizzato.

Ogni dispositivo che utilizziamo per lavoro dovrà essere protetto da una password importante, e se possibile, anche dall’autenticazione a due fattori.

Una buona password è composta generalmente da almeno 8 caratteri, con numeri, lettere maiuscole, lettere minuscole e caratteri speciali.

Meglio evitare di utilizzare come password dati che un hacker potrebbe dedurre sbirciando nel web, nei social o nell’albo degli avvocati. Assolutamente vietati, dunque, nome e cognome, data di nascita, data di matrimonio, data d’iscrizione all’albo, data di nascita dei parenti, nomi di animali domestici, 123456789, aeiou e abcdefg.

L’ideale sarebbe scegliere lettere e numeri a caso, oppure affidarsi ad un generatore di password, che si trova gratuitamente anche online. Le password dovranno poi essere annotate su un foglio e rinchiuse in una cassaforte o in una app cassaforte.

Leggi anche: Avvocato, la tua password è veramente sicura?

Per un pc, l’antivirus è simile al sistema immunitario dell’uomo. Infatti, la navigazione su Internet, gli scambi di mail e la condivisione di file su cloud o chiavetta, possono esporre al rischio di incontrare malware e virus.

Su Windows 10 e 11 sono presenti sistemi di protezione integrati, ovvero Sicurezza di Windows, e un antivirus, ovvero Microsoft Defender. I Mac sono meno soggetti all’attacco di virus, poiché è meno diffuso rispetto ai pc Windows e Apple è in grado di bloccare sul nascere le minacce cyber.

In ogni caso, è sempre consigliabile utilizzare un software antivirus, e se non vogliamo utilizzare quelli gratuiti, Servicematica vi consiglia AVG Business Antivirus.

I software installati e il sistema operativo, inoltre, dovranno sempre essere costantemente aggiornati. Gli aggiornamenti fatti dagli sviluppatori sono necessari per correggere eventuali errori o difetti di programmazione, e per proteggersi dagli attacchi esterni.

Un altro suggerimento utile è l’utilizzo di una VPN, ovvero una rete virtuale privata che nasconde l’indirizzo IP. Evitiamo anche di collegarci alle reti pubbliche, accessibili a chiunque, dunque anche ai malintenzionati.

Leggi anche: VPN: che cos’è e perché è così importante per la nostra sicurezza

Il metodo migliore per non perdere i dati è avere sempre a disposizione dei duplicati, per non perdere nulla nel caso di attacco hacker, ma anche nell’ipotesi di un allagamento, un incendio o uno sbalzo di corrente. Il backup si potrà fare su un hard disk esterno, su un cloud o su entrambi.

Inoltre, il numero crescente dei professionisti vittime di attacchi hacker sta spingendo gli avvocati verso la stipula di una polizza che protegge dalla perdita o dalla diffusione non autorizzata dei dati dei clienti.

Se avviene un data breach, l’avvocato è soggetto all’applicazione degli art. 33 e 34 del GDPR, e per questo dovrà informare dell’accaduto, entro 72 ore dalla conoscenza del fatto, il garante privacy e i clienti.

Dunque, l’avvocato dovrà analizzare tutti i rischi cyber a cui potrebbe venire sottoposto, prendere precauzioni per evitarli e tutelarsi con i prodotti Servicematica.


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esame avvocato 2023

Domande esame avvocato 2023: tempo fino all’11 novembre

Dal 3 ottobre all’11 novembre 2023 è possibile inviare le domande di partecipazione agli esami di abilitazione per l’esercizio della professione forense, che potranno essere presentate soltanto per via telematica.

La sessione del 2023 è stata indetta con il decreto ministeriale del 1° agosto 2023, pubblicato in GU, n.59 del 4 agosto 2023. Tutti i candidati che non hanno ancora completato la pratica professionale ma hanno intenzione di completarla entro il 10 novembre 2023 dovranno dichiararlo nella domanda.

La registrazione e l’autenticazione dei candidati dovrà avvenire soltanto sulla piattaforma informatica del Ministero della Giustizia, con l’utilizzo esclusivo di SPID, CIE o CNS. I candidati dovranno inoltre procedere con il pagamento di tutti gli oneri di partecipazione con la piattaforma PagoPA.

Nell’esame di Stato sono presenti una prova scritta e una prova orale.

La prova scritta si svolgerà dalle ore 9.00 del 12 dicembre 2023 nelle sedi delle Corti di Appello di Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Catanzaro, Firenze, Genova, L’Aquila, Lecce, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Torino, Trento, Trieste, Venezia.

Oggetto della prova scritta è la redazione di un atto giudiziario, basandosi su conoscenze di diritto sostanziale e processuale, su un quesito proposto in una materia scelta dal candidato tra diritto penale, amministrativo e civile. Per poter svolgere il tema ogni candidato ha a disposizione sette ore.

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La prova orale, invece, si svolge a non meno di 30 giorni di distanza dal deposito dell’elenco degli ammessi e si articola in tre fasi. Nella prima fase si esamina e si discute riguardo una questione pratico-applicativa, nella seconda fase si discute su questioni che dimostrano quali sono le capacità argomentative e di analisi giuridica e la terza fase è relativa alla dimostrazione della conoscenza dell’ordinamento forense, così come dei diritti e dei doveri dall’avvocato.

Per accedere alla procedura, cliccare sopra questo link.


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Felice Maurizio D’Ettore è il nuovo Garante dei detenuti

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Entro il 16 ottobre si potranno inviare le domande per poter partecipare alla sperimentazione sulla digitalizzazione dei pagamenti in Siope+ e sull’allineamento della Piattaforma dei crediti commerciali.

Ifel, con un avviso pubblicato sul sito, promuove il progetto insieme ad Anci, Banca D’Italia, Ragioneria generale dello Stato, Agid e Upi. Le linee da seguire sono due.

La prima è quella della digitalizzazione completa dei pagamenti degli enti locali in Siope, che consente di ridurre, sino alla progressiva eliminazione, l’utilizzo dei documenti esterni agli ordinativi informatici per pagare le spese del personale.

La seconda, invece, punta a ridurre la distanza presente tra l’ammontare del debito commerciale rilevato dalla Pcc e l’importo che risulta dalla contabilità interna all’ente, oltre ad una corretta alimentazione della piattaforma.

L’avviso punta a selezionare gli enti sperimentatori che potranno ricevere dei voucher economici del valore di 2,65 milioni sulle risorse del Pon Governance.

L’ente sperimentatore che riuscirà a raggiungere gli obiettivi si vedrà assegnato un voucher omnicomprensivo, con un importo fisso a 75mila euro per Città Metropolitane, Liberi Consorzi Comunali e Province. Per i Comuni, invece, la somma viene modulata a seconda della dimensione demografica.

Nella prima linea illustrata, i premi ammontano a 44mila euro per i Comuni che hanno sino a 15mila abitanti, mentre si arriva a 58mila per quelli più grandi. Nella seconda linea, invece, si vede un contributo fisso che ammonta a 25mila euro per le Città Metropolitane, i Liberi consorzi comunali e le Province. Nel caso dei Comuni, gli importi partono da 10mila e arrivano a 22mila euro.


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Il Consiglio dei ministri ha deciso quali sono i nuovi componenti del Garante dei detenuti, autorità indipendente che controlla se vengono rispettati i diritti delle persone detenute, vigilando inoltre sulle condizioni degli istituti nei quali si trovano.

L’organismo è composto da tre membri: il presidente è Felice Maurizio D’Ettore, avvocato ed ex deputato di FdI, mentre gli altri due membri sono gli avvocati Irma Conti e Mario Serio.

D’Ettore ha 63 anni ed è giurista e professore universitario. Aderì a Forza Italia nel 1994, quando il partito fu fondato. Nel 2007 divenne il principale coordinatore del partito ad Arezzo, e mantenne questo incarico fino al 2021, quando lasciò Forza Italia.

Passò brevemente a Coraggio Italia e dal 2022 è in Fratelli d’Italia. È stato parlamentare in veste di deputato tra il 2018 e il 2022.

Mauro Palma, il suo predecessore, prima di diventare Garante, è stato fondatore e presidente dell’Associazione Antigone per 8 anni. Per decenni si è dedicato alle carceri, occupandosi principalmente del contrasto al sovraffollamento, e per lungo tempo è stato presidente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura.

Il Garante dei detenuti è una figura molto recente, creata con una legge del 2013, e finora, Palma è stato l’unico Garante.

D’Ettore dovrà occuparsi anche dei CPR, che da anni sono criticati per le condizioni degradanti e disumane dei detenuti, soprattutto dalle associazioni che si occupano dei diritti umani. Inoltre, dovrà vigilare anche sulle REMS, ovvero le strutture che sostituiscono i vecchi ospedali psichiatrici giudiziari.

In linea di massima, il Garante controlla che lo stato delle detenzioni in Italia rispetti la Costituzione, le leggi nazionali, i trattati internazionali e i diritti umani. Gli Uffici si trovano al ministero della Giustizia, e ci lavorano poche persone scelte in base a competenze specifiche per poter seguire determinati temi.

Il Garante può visitare gli istituti detentivi quando vuole e senza necessità di esibire autorizzazioni, può avere colloqui con i detenuti e chiedere i loro fascicoli. D’altro canto, i detenuti possono inviare reclami scritti al Garante per denunciare disagi e problemi.

Secondo la deputata del Pd Debora Serracchiani, la nomina di D’Ettore non è compatibile con il suo ruolo di docente di diritto privato all’università di Firenze. I componenti del Garante, per legge, non possono essere dipendenti pubblici, come lo sono i professori delle università statali. D’Ettore, dunque, dovrebbe rinunciare al suo incarico all’Università.


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Giustizia: facciamo il punto sul processo civile in Italia

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Giustizia: facciamo il punto sul processo civile in Italia

L’Italia è uno dei primi paesi europei per efficienza dei tribunali e per capacità di ridurre gli arretrati. Resta, comunque, ultimo per quanto riguarda i tempi di risoluzione delle cause.

Questo è quanto emerge da una ricerca realizzata da italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo. L’indagine è stata presentata in Senato e analizza la situazione attuale al fine di migliorare l’organizzazione e la gestione dei tribunali.

Sono State analizzate le performance del settore giustizia italiano rapportandole a quattro paesi Ue, ovvero Francia, Germania, Spagna e Polonia. Secondo le analisi, l’Italia registra miglioramenti da anni in tutti gli indicatori di performance, nonostante i livelli non siano paragonabili a quelli degli altri paesi.

L’Italia è tra i paesi migliori per quanto riguarda l’efficienza dei tribunali, migliore anche di Francia e Germania, vista la capacità di riduzione degli arretrati e di risolvere più cause di quante invece ne vengono iscritte.

Tale capacità di risolvere più contenziosi si deve anche ai giudici italiani, secondi solo ai colleghi spagnoli. Tuttavia, l’Italia è l’ultimo Paese per la risoluzione di cause con una durata dei procedimenti che dura indicativamente tra 674 e 1026 giorni. L’Italia è, infatti, il primo paese europeo per numero di cause pendenti.

Un altro elemento critico rilevato è rappresentato dalla grande variabilità delle performance da parte dei singoli tribunali. La ricerca evidenzia come non sia la localizzazione territoriale a determinare quali sono le differenze nell’efficienza, ma la disponibilità delle risorse e dei modelli organizzativi.

In ogni caso, gran parte del miglioramento, per quanto riguarda la riduzione della durata media effettiva, deriva proprio dai miglioramenti registrati nei Tribunali del Centro-Sud.

Un elemento positivo che emerge dalla ricerca sono le nuove assunzioni, che arrivano ad oltre 13.900 risorse.


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Aggiornamento a macOS Sonoma

Cassa Forense: Bando per l’assegnazione di contributi per le spese di frequenza dei centri estivi dei figli minori degli iscritti

Aggiornamento a macOS Sonoma

Lo scorso 12 settembre è stato presentato iPhone15, e ora Apple ha reso disponibile anche l’aggiornamento a macOS Sonoma. L’update è gratuito, ed introduce importanti novità, come i nuovi screensaver e i widget desktop.

MacOS Sonoma migliorerà anche l’esperienza generale degli utenti in termini di produttività, la sezione gaming e l’utilizzo di Safari.

I widget sono una delle grandi funzioni di macOS Sonoma. Possono essere posizionati sul desktop, e gli utenti potranno utilizzarli per creare dei promemoria e riprodurre contenuti multimediali. Con Continuity si potranno utilizzare i widget sia su iPhone che su Mac.

Potenziate anche le videoconferenze, con possibilità di condividere più facilmente il proprio lavoro e utilizzare reazioni in 3D. Miglioramenti anche per Safari e per la navigazione privata; inoltre, i profili possono mantenere separata la navigazione e gli utenti potranno aggiungere i siti web al Dock.
Presenti anche novità nel settore gaming.

Per procedere con l’aggiornamento a macOS Sonoma bisognerà aprire le Impostazioni di Sistema, selezionare Generali e “Aggiornamento Software”. Dopo aver verificato gli update cliccare su “Aggiorna ora”.

I Mac compatibili sono:

  • iMac 2019 e seguenti
  • iMac Pro 2017 e seguenti
  • MacBook Air 2018 e seguenti
  • MacBook Pro 2018 e seguenti
  • Mac Pro 2019 e seguenti
  • Mac Studio 2022 e seguenti
  • Mac mini 2018 e seguenti

I software Servicematica sono compatibili con macOS Sonoma.


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Cassa Forense: Bando per l’assegnazione di contributi per le spese di frequenza dei centri estivi dei figli minori degli iscritti

Rinnovata la convenzione tra Cassa Forense e Italo Treno: ecco come usufruirne

Cassa Forense: Bando per l’assegnazione di contributi per le spese di frequenza dei centri estivi dei figli minori degli iscritti

Cassa Forense ha indetto un bando per il 2023 per l’assegnazione di contributi per le spese di frequenza dei centri estivi diurni, con uno stanziamento di 800.000,00 euro a favore degli iscritti alla Cassa con figli con età compresa tra 3 e 14 anni.

Destinatari del bando Avvocati e Praticanti che risultano regolarmente iscritti alla Cassa, oppure con procedimento di iscrizione in corso, che non siano né sospesi né cancellati dall’Albo/Registro dei Praticanti.

Il contributo verrà erogato in una soluzione unica, ed è pari al 50% della spesa complessiva per la frequenza dei centri estivi diurni. Non potrà essere inferiore a 150 euro o superiore a 1.000 euro per ciascun figlio.

Per partecipare al bando ed essere ammessi alla graduatoria bisogna;

  • Essere in regola con le comunicazioni reddituali alla Cassa;
  • Non beneficiare di rimborsi per le stesse causali da parte di altri Enti;
  • Possedere un reddito professionale che nel 2022 non abbia superato gli 85.000;
  • Attestare la frequenza per almeno 14 giorni ai centri estivi diurni nel periodo compreso tra la fine dell’anno scolastico 2022/2023 e il 30 luglio 2023;
  • Trasmettere il modulo della domanda con autocertificazioni e documentazione richiesta nel bando.

La domanda per l’assegnazione del contributo dovrà essere inviata a partire dal 2 ottobre 2023 alle ore 24 del 31 ottobre 2023 attraverso la procedura online presente sul sito di Cassa Forense. Insieme alla domanda, il richiedente dovrà produrre telematicamente una copia della fattura o la documentazione con tutti i dati fiscali del centro estivo e dell’iscritto, con tutta la spesa che è stata sostenuta per la frequenza.

I contributi verranno erogati sino ad esaurimento dell’importo complessivo previsto dal bando. Per ulteriori informazioni, cliccare sopra questo link.


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Rinnovata la convenzione tra Cassa Forense e Italo Treno: ecco come usufruirne

Una versione di ChatGPT dedicata alle imprese

Rinnovata la convenzione tra Cassa Forense e Italo Treno: ecco come usufruirne

Cassa Forense ha deciso di rinnovare la convenzione con Italo Treno, offrendo ai suoi iscritti uno sconto del 30% sulle tariffe Corporate, così come la possibilità di viaggiare negli ambienti Club, Prima e Salotto.

Nell’ultimo anno, la convenzione ha riscosso grande successo, ed è stata utilizzata dagli iscritti per 456mila euro, di cui ben 346mila con la Tariffa Corporate.

Tra marzo 2022 e luglio 2023, secondo le ultime elaborazione dati, gli iscritti alla Cassa hanno utilizzato i servizi offerti da Italo Treno per 456mila euro in totale. L’effettivo utilizzo dell’offerta Corporate rappresenta il 76% della spesa, corrispondente a 346mila euro.

L’accordo ora in vigore offre numerosi vantaggi per coloro che hanno necessità di viaggiare in treno. Previsto uno sconto del 30% sulle tariffe Corporate e possibilità di viaggiare negli ambienti Club, Salotto e Prima Classe.

La convenzione copre ogni tratta, offrendo inoltre l’opportunità di usufruire dell’offerta Flex, che consente di modificare, in qualsiasi momento, i piani di viaggio.

Per conoscere i dettagli della convenzione clicca sopra questo link.


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Una versione di ChatGPT dedicata alle imprese

L’importanza di conoscere le opinioni dei clienti per innovare i servizi

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Nonostante le diffidenze, le aziende sembrano essere sempre più interessate all’intelligenza artificiale generativa. Per il consulente aziendale di marketing strategico Stefano Schiavo: «Manager e aziende vogliono capire a fondo dove stiamo andando e quali rischi potrebbero esserci nell’uso delle Ai generative a livello di privacy e tutela dei dati».

«Per contro», prosegue, «a livello personale, professionisti e dipendenti usano già ChatGPT come strumento per facilitare il proprio lavoro scrivendo report, piani di marketing, newsletter, presentazioni e altro».

La tendenza sembra essere confermata anche dai dati che sono stati diffusi da OpenAI: infatti, sembra che in più dell’80% delle aziende citate nella Fortune 500 ci siano team che utilizzano regolarmente ChatGPT.

Al fine di combattere la diffidenza da parte delle aziende, OpenAI ha rilasciato una versione di ChatGPT chiamata Enterprise. Si tratta di una versione del chatbot che è già utilizzata da più di 20 aziende di diversi settori e dimensioni, come Canva, Block, Zapier, Estée Lauder e PwC.

Leggiamo sul blog di OpenAI: «Crediamo che l’intelligenza artificiale possa assistere e migliorare ogni aspetto della nostra vita lavorativa e rendere i team più creativi e produttivi grazie a un assistente Ai che ti aiuta in qualsiasi attività, personalizzato per la tua organizzazione e che protegge i dati della tua azienda».

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La versione Enterprise di ChatGPT offre delle differenze sostanziali rispetto alla versione consumer. Il nuovo strumento, infatti, permetterà ai clienti di inserire i dati dell’azienda per addestrare e personalizzare il chatbot.

Dunque, Enterprise necessita di un periodo di training per poter elaborare o digerire le informazioni specifiche di un’azienda. Precisa OpenAI: «Non ci addestriamo sui vostri dati aziendali o sulle vostre conversazioni e i nostri modelli non imparano dal vostro utilizzo». I dati relativi alle conversazioni dei clienti saranno sempre crittografati.

Enterprise garantisce un accesso più veloce alla versione GPT-4, finestre più lunghe per elaborare input corposi, chat condivise al fine di creare dei flussi di lavoro comuni e opzioni avanzate di personalizzazione.

Una delle funzionalità fondamentali di Enterprise è l’accesso illimitato all’analisi avanzata dei dati, funzione nota in precedenza come Code Interpreter. I team tecnici e non tecnici potranno procedere con l’analisi delle informazioni in pochissimi secondi. I prezzi non sono stati diffusi, ma «dipenderanno dai casi d’uso e dalle dimensioni di ogni azienda».


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Servicematica

Nel corso degli anni SM - Servicematica ha ottenuto le certificazioni ISO 9001:2015 e ISO 27001:2013.
Inoltre è anche Responsabile della protezione dei dati (RDP - DPO) secondo l'art. 37 del Regolamento (UE) 2016/679. SM - Servicematica offre la conservazione digitale con certificazione AGID (Agenzia per l'Italia Digitale).

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