La mail PEC è uno strumento indispensabile per la gestione delle pratiche del processo telematico. È infatti attraverso la casella di posta certificata che è possibile esaminare le ricevute di deposito.
Oltre a ciò, la PEC è dotata di valore legale esattamente come una raccomandata ed è pertanto il mezzo ideale per comunicazioni ufficiali e rilevanti.
Cosa succede quando una notificazione non viene consegnata perché la casella pec è piena? Può considerarsi perfezionata o no?
COSA SUCCEDE SE LA NOTIFICAZIONE NON VIENE CONSEGNATA PERCHÉ LA CASELLA PEC È PIENA
La Cassazione, con l’ordinanza 2755/2020, offre diverse interpretazioni.
Il riferimento è un caso di ricorso notificato via PEC accettato dal sistema ma non consegnato a causa della casella di destinazione piena.
Ecco dunque le 3 possibilità prospettate dalla Cassazione.
1) La notificazione non è perfezionata.
Se il primo tentativo non va a buon fine è obbligo del notificante procedere nuovamente nel rispetto di quanto indicato negli articoli 137 e seguenti cpc. Il secondo tentativo deve essere eseguito in un tempo contenuto tenendo conto del principio della ragionevole durata del processo.
2) La notificazione è perfezionata.
La mancata consegna della PEC è da imputarsi al titolare delle casella, ma la consegna è perfezionata perché la mail è entrata nella casella.
Infatti, il titolare di una casella mail PEC non è tenuto solo a leggere i messaggi che riceve ma anche a mantenere la casella funzionante. Lasciarla piena può essere interpretato come volontà di non ricevere notifiche via PEC, in modo simile a a quanto indicato nell’art 138 comma 2 cpc.
Se avete una casella PEC con Servicematica, vi invitiamo a visionare la nostre guide PEC.
3) Ordine di rinnovo giudiziale.
La notifica non è andata a buon fine e il giudice può disporre il rinnovo della notificazione sempre nel rispetto del principio di ragionevole durata del processo.
Vi alleghiamo il testo originale dell’ordinanza 2755/2020.
LE PEC NEL DEPOSITO TELEMATICO
Ci teniamo a concludere questo articolo ricordandovi che la procedura di deposito di un atto tramite PCT prevede la generazione di 4 mail PEC, dette anche ricevute, che contengono informazioni molto importanti per il buon esito dell’iter.
– la prima PEC attesta che l’atto è stato inviato ed accettato dal sistema;
– la seconda PEC certifica che l’invio è stato consegnato nella casella PEC del destinatario;
– la terza PEC indica l’esito dei controlli automatici effettuati dal sistema. Potete approfondire il tema leggendo l’articolo dedicato agli errori terza pec.
– la quarta PEC attesta l’esito del controllo da parte del Cancelliere.
[Fonte: Studio Cataldi]
Vuoi un software che ti offra webmail PEC, fatturazione elettronica, Processo Telematico e molto altro? Scopri Service1!
———-
LEGGI ANCHE:
Corretta l’ordinanza sulla mancata validità del registro INI-PEC
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
Revisione della disciplina doganale e del sistema sanzionatorio in materia di accise e di altre imposte indirette
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione…
Ocf, atti processo civile: le regole in vigore dal 1° settembre vanno riviste
Ocf mantiene la sua posizione critica nei confronti del quarto comma dell’art. 46 del Codice di procedura civile, che accoglie il recepimento integrale dei correttivi…
Nordio a Londra partecipa all’inaugurazione dell’anno giudiziario
Il Ministro della Giustizia era ieri a Londra per una serie di incontri istituzionali in materia di cooperazione giudiziaria fra l’Italia e il Regno Unito.