Il Consiglio Nazionale Forense (CNF), con la sentenza n. 301/2024 pubblicata il 14 gennaio 2025, ha fornito un’importante precisazione sulla natura del richiamo verbale per gli avvocati. Sebbene non sia considerato una sanzione disciplinare, il richiamo verbale resta una misura con carattere afflittivo, poiché presuppone l’accertamento di un illecito deontologico, anche lieve e scusabile.
Lo strumento, previsto per correggere condotte non conformi ai principi etici della professione forense, sottolinea l’importanza del rispetto delle regole deontologiche, rafforzando il controllo sulla condotta degli avvocati senza ricorrere a sanzioni più severe.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE

Giustizia tributaria 2024: più ricorsi, ma tempi di definizione in calo
L’anno giudiziario tributario inaugura con dati positivi sulla gestione del contenzioso, confermando l’efficacia del sistema e la riduzione dei tempi di definizione, mentre si intensifica…

In questi giorni, l’Inps ha dato l’allarme circa un nuovo tentativo di truffa, che sfrutta proprio il suo nome. I criminali puntano, in particolar modo,…

Prorogate le agevolazioni “Prima Casa Under 36” fino al 31 dicembre 2024
Roma, 19 giugno 2024 – Con il Decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, convertito dalla legge 23 febbraio 2024, n. 18, sono state introdotte importanti…