In Umbria, la giustizia riesce a essere più rapida rispetto alla media nazionale, ma i numeri evidenziano quanto sia ancora distante dagli standard europei. È questa l’analisi che emerge dalle relazioni presentate dal procuratore generale presso la Corte d’Appello di Perugia, Sergio Sottani, e dal presidente della stessa Corte, Giorgio Barbuto, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Nonostante alcuni miglioramenti negli ultimi anni, i tribunali umbri faticano a mantenere ritmi efficienti, soprattutto nel settore penale. A Perugia, il primo grado di giudizio richiede in media 614 giorni, mentre a Terni si scende a 519 e a Spoleto a 388 giorni. Quest’ultimo è l’unico tribunale regionale a registrare tempi inferiori alla media italiana di 498 giorni, ma resta lontano dai 149 giorni che caratterizzano gli standard europei.
La Corte d’Appello di Perugia mostra performance migliori, con un tempo medio di 570 giorni per giungere a sentenza, nettamente al di sotto della media nazionale di 1.167 giorni. Tuttavia, l’Europa si conferma distante, con tempi di 121 giorni per la definizione dei procedimenti in secondo grado.
Il panorama cambia se si guarda al settore civile, che offre risultati più incoraggianti. Il tribunale di Perugia, però, rimane il più lento della regione con 751 giorni necessari per una sentenza di primo grado, a fronte dei 343 giorni registrati a Spoleto e dei 267 di Terni. Anche qui, la media italiana, pari a 675 giorni, è ancora molto distante dai 237 giorni medi registrati nei Paesi europei.
Decisamente migliori i risultati in appello per il settore civile: a Perugia, un procedimento si chiude in 325 giorni, un dato nettamente inferiore alla media italiana di 1.026 giorni, ma che non riesce comunque a eguagliare i 177 giorni registrati in Europa.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE

Pronta l’autoriforma forense: più libertà professionale e nuove regole su monocommittenza e segreto
Conclusi i lavori del tavolo coordinato dal Consiglio Nazionale Forense: il disegno di legge con 91 articoli sarà presentato martedì all’Agorà degli Ordini e poi…

Niente aumenti per le multe stradali nel 2025 ma si teme una “stangata” nel 2026
Il Governo Meloni rinvia l'adeguamento delle sanzioni al costo della vita, ma il rischio di aumenti cumulativi nel 2026 preoccupa i consumatori

Cedolare secca anche per gli immobili locati a fondazioni: la Cassazione smentisce il Fisco
Secondo la Suprema Corte, il regime agevolato si applica anche se l’immobile è destinato a uso abitativo per un presidente di fondazione o utilizzato nell’attività…