Giovanni Amoroso, 76 anni, è stato eletto nuovo presidente della Corte Costituzionale, succedendo ad Augusto Barbera. Il suo mandato si concluderà il 13 novembre 2026. Durante la prima conferenza stampa, ha sottolineato l’importanza della Costituzione come bussola per l’operato della Corte, definendo l’Europa una “stella polare”.
Tra i temi toccati da Amoroso, spiccano la riforma dell’autonomia, la situazione nelle carceri, la giustizia e i diritti fondamentali. Ha ribadito la necessità di una collaborazione leale tra le istituzioni per affrontare sfide come il sovraffollamento carcerario e le riforme giudiziarie. “Il legislatore deve definire i criteri per i Lep, pilastro della legge 86”, ha aggiunto, riferendosi ai livelli essenziali delle prestazioni.
Amoroso ha anche evidenziato il ruolo neutrale della Consulta, sottolineando che, nonostante il ritardo del Parlamento nella nomina di quattro giudici mancanti, la Corte continua a operare efficacemente anche con undici membri.
I vice presidenti
Francesco Viganò e Luca Antonini sono stati nominati vice presidenti. Entrambi giuristi di alto livello, ricoprono ruoli fondamentali nella Consulta.
Il profilo di Giovanni Amoroso
Nato a Mercato San Severino (Salerno) nel 1949, Amoroso è stato eletto giudice costituzionale dalla Corte di Cassazione nel 2017. La sua lunga carriera è iniziata come pretore penale a Bergamo nel 1976. È stato anche direttore del Massimario della Cassazione e componente delle Sezioni Unite civili.
La telefonata con Giorgia Meloni
Dopo l’elezione, Amoroso ha telefonato alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che gli ha rivolto i suoi auguri di buon lavoro.
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