Il furto di dati sensibili, il cosiddetto ransomware, nel secondo trimestre del 2023 è cresciuto del 34,6% in Italia, mentre a livello globale si registra una crescita del 62%. Il numero delle aziende che cadono vittime degli attacchi ransomware sembra inoltre essere aumentato del 185% rispetto all’inizio dell’anno e del 105% rispetto al secondo trimestre del 2022.
Le vittime, nell’80% dei casi, sono Pmi, e nel 91% dei casi sono aziende che hanno un fatturato inferiore a 250 milioni di euro. Tra aprile e giugno 2022, in Italia ci sono stati attacchi informatici che hanno coinvolto principalmente aziende di servizi, e 190mila dispositivi sono stati compromessi.
Commenta Pierguido Iezzi di Swascan: «La convergenza tra diverse tipologie di minacce è una dimostrazione della complessità e dell’adattabilità del panorama degli attacchi. Attacchi come phishing, ransomware e malware stanno seguendo una curva di crescita che supera le spiegazioni legate a fenomeni casuali. Questa tendenza sottolinea l’urgenza di adottare strategie di difesa avanzate nell’era digitale per proteggere il patrimonio, l’economia e i cittadini».
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1.451 le vittime globali di questa tipologia di attacchi, responsabili della diffusione di software malevoli capaci di criptare i dati, per i quali si chiede di pagare un riscatto. Aumentano anche le gang di cybercriminali che stanno dietro questi attacchi.
Tali attacchi sembrano avere un preciso obiettivo, ovvero le aziende. L’80% di questi attacchi, in Italia, ha colpito le Pmi, a dimostrazione del fatto che i cybercriminali ritengono queste aziende molto più vulnerabili rispetto alle big.
Le aziende di servizi costituiscono il 47% degli attacchi. Di seguito troviamo il settore manifatturiero con il 16% e quello tecnologico, con il 6%. Le minacce non risparmiano comunque anche altri settori, come quello finanziario, quello immobiliare e molti altri.
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Il panorama delle minacce informatiche, nel secondo trimestre del 2023, ha visto il phishing affermarsi come una delle minacce più popolari. In Italia, gli episodi di phishing riguardano principalmente il settore bancario, che viene preso molto di mira dagli attaccanti.
Quasi otto milioni di dispositivi sono stati compromessi soltanto nel secondo trimestre del 2023. Da tali dispositivi sarebbero state “esfiltrate” delle credenziali molto preziose, rendendo accessibili i dati sensibili e le informazioni personali.
In Italia sono stati compromessi 189.049 dispositivi, mentre in Europa si parla di 1.370.950 dispositivi. I malware predominanti sembrano essere gli Infostealer, ovvero malware appositamente specializzati nel rubare delle informazioni considerate confidenziali da parte degli host infettati.
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