Infortuni sul lavoro: la prevenzione è possibile con un’adeguata innovazione delle macchine
Nonostante il progresso tecnologico, la possibilità dello smart working e i vari lockdown recenti, gli infortuni sul lavoro non sembrano diminuire. Tuttavia, l’innovazione industriale in legame ai macchinari può migliorare la sicurezza sul lavoro. Allo stesso tempo, può ridurre l’impatto delle malattie professionali e scongiurare le morti sul lavoro. Vediamo come.
Innovazione tecnologica per sicurezza sul lavoro: normative adeguate e rispettate per l’uso dei macchinari?
INAIL riporta che nei primi nove mesi del 2021 le denunce di infortunio sul lavoro sono state ben 396.372, con un incremento del 8,1% rispetto al 2020. Secondo un confronto Eurostat con gli altri Paesi europei, l’incidenza infortunistica italiana è nella media. Tuttavia, del numero di denunce stimate, 910 avevano esito mortale: in questo caso l’Italia è il paese col peggiore risultato.
Nello specifico, il settore manifatturiero è quello tra i più colpiti da episodi d’infortunio. E, nel corso del 2021 il numero aumenta del 6,5%. Effettivamente, è in questo campo che si utilizzano quotidianamente automazione industriale e l’impiego dominante delle macchine.
Le ispezioni e il mancato rispetto delle normative vigenti
Dunque, quali sono le principali cause che scatenano tali incidenti? Al proposito, nel corso del 2020 INL effettua 57.979 attività ispettive e oltre 25mila verifiche e accertamenti. In tal modo, riescono a stabilire quali siano le maggiori irregolarità o inadempienze del settore manifatturiero nei confronti delle normative vigenti in materia.
Tale azione ispettiva si svolse in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e si riferì ad 10.069 aziende. Di queste, 8.068 risultarono irregolari con un tasso d’irregolarità del 79,3%. In particolare, si rileva come le inadempienze nel manifatturiero riguardino per un 15%:
- Macchine;
- Attrezzature;
- Dispositivi di Protezione non idonei.
Il problema è che molte aziende ignorano i necessari aggiornamenti tecnologici dei macchinari per continuare a usare attrezzature obsolete. Tra l’altro, queste non sono conformi alle Direttive Comunitarie in materia di Sicurezza – prima fra tutte, la Direttiva Macchine 2006/42/CE. Le cause d’insubordinazione possono essere molteplici, tra cui:
- Crisi economica;
- Poca propensione o capacità d’investimento delle PMI;
- Complessità burocratica.
Innovazione tecnologica per sicurezza sul lavoro: Direttiva Macchine e idoneità delle attrezzature sul lavoro
Oggigiorno, la Direttiva Macchine 2006/42/CE è in fase di rivisitazione. Si tratta della norma che a livello comunitario rappresenta più di tutte una garanzia. Una garanzia per l’immissione sul mercato di Macchine e Attrezzature di lavoro sicure, progettate e realizzate secondo le migliori tecniche disponibili per la salvaguardia della sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori.
In particolare, l’idoneità delle Macchine e Attrezzature di lavoro si evince nell’obbligo da art. 71 comma 1 del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81:
“Il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi ai requisiti di cui all’articolo precedente, idonee ai fini della salute e sicurezza e adeguate al lavoro da svolgere o adattate a tali scopi che devono essere utilizzate conformemente alle disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie”.
Inoltre, tale rimarca una prescrizione di carattere generale, al contempo rigorosa e restrittiva: nei luoghi di lavoro non si possono utilizzare macchine e attrezzature non “idonee ai fini della sicurezza”. E, nei confronti del Datore di lavoro, si applicano gli obblighi previsti dall’ articolo 18 comma 1 lettera z) del medesimo decreto:
“Il Datore di Lavoro deve aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione”.
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Aggiornamenti della Direttiva
Nel corso del 2020, la Commissione Europea ritiene di dover apportare degli aggiornamenti della Direttiva Macchine 2006/42/CE. Questo alla luce dell’impatto delle evoluzioni tecnologiche al servizio dei Processi produttivi. Successivamente, il 21 aprile 2021 pubblica la proposta di Regolamento Macchine.
Cosa apporta di nuovo tale Regolamento? Qui, si tengono in considerazione alcuni elementi “qualificanti”, come:
- Sviluppo tecnologico delle Macchine;
- Possibili rischi indotti dall’IoT, dall’AI, dallo scambio di dati fra IT e OT e dall’esposizione agli attacchi cyber.
Sono soggetti al Nuovo Regolamento Macchine i componenti fisici delle Macchine, ma anche i componenti digitali, ovvero i software. Inoltre, per essere immessi sul mercato europeo dovranno anche essere marcati CE.
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