2 Febbraio 2022

Contributi per la transizione ecologica

Ecco cos’è il fondo per le imprese nel sostegno del Green New Deal

Incentivi come contributi e finanziamenti a fondo perduto: ecco gli aiuti alle imprese di ogni dimensione. Il supporto ha il fine di sviluppare progetti di ricercasviluppo e innovazione per la transizione ecologica in ambito Green New Deal. Tutte le regole e gli interventi si leggono nel decreto interministeriale del 1° dicembre 2021.

Interventi di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica delle Imprese

È il Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze che definisce tale decreto. Qui, la dote complessiva ammonta a 750 milioni di euro così suddivisi:

  • 600 euro per la concessione di agevolazioni sotto forma di finanziamenti agevolati;
  • 150 milioni di euro a fondo perduto.

Le ragioni? Cosa si vuole raggiungere? Innanzitutto:

Chi può beneficiare delle agevolazioni per la realizzazione di progetti innovativi Green?

Come si anticipava, ne beneficiano le impresi di ogni dimensione che esercitano le attività che figurano anche ai n. 1), 3) e 5) nell’art. 2195 del Codice Civile. Ossia, le attività:

  • Industriali;
  • Agroindustriali;
  • Artigiane;
  • Servizi all’industria;
  • Centri di ricerca.

Ovvero, i beneficiari corrispondono a quelle attività industriali dirette alla produzione di beni o servizi. Allo stesso modo, attività di trasporto per terraacqua o aria nonché le ausiliarie. Inoltre, ognuna di esse può presentare progetti singolarmente o in maniera continuativa.

Come da Legge n. 443 del 1985 il perimetro soggettivo ricomprende anche le imprese artigiane di produzione dei beni. Inoltre, possono accedere alle agevolazioni anche le imprese agro-industriali, che svolgono prevalentemente attività industriali. Infine, beneficiari possono essere anche i centri di ricerca che l’art. 1 del decreto definisce. Ad esempio, le imprese con personalità giuridica autonoma che svolgono attività di:

  • Ricerca di base;
  • Sviluppo sperimentale;
  • Ricerca industriale.

Quali sono i requisiti soggettivi per accedere alle agevolazioni della transizione ecologica?

Al momento della presentazione della domanda i requisiti soggettivi da possedere sono i seguenti:

  • Essere regolari nel Registro delle Imprese;
  • Non essere nel mezzo di procedure concorsuali;
  • Essere in un regime di contabilità ordinaria;
  • Disporre di almeno due bilanci approvati (o dichiarazioni dei redditi);
  • Non fare parte delle Imprese che ricevevano aiuti considerati illegali per la Commissione UE, specialmente se non rimborsati.

Ora, ognuno di questi soggetti può presentare un programma, anche in collaborazione con gli altri, ammesso la scelta di un capofila. Comunque, si noti che il minimo di importo del progetto a carico dell’impresa non deve avere un valore inferiore a 3 milioni di euro.

Fondo per Imprese nella Transizione ecologica: ci sono programmi ammissibili e non ammissibili? Quali sono?

Abbiamo già anticipato quali devono essere gli obiettivi e i criteri dei vari progetti. Nello specifico, per essere ammessi nel progetto d’incentivi i programmi dovranno:

  • Avviarsi successivamente alla presentazione della domanda e comunque non altri 3 mesi dalla data del provvedimento di concessione;
  • Realizzarsi nell’ambito di una o più unità locali nel territorio nazionale;
  • Prevedere spese e costi non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni;
  • La ricerca industriale e sviluppo sperimentale non dovrà durare più di 36 mesi e non meno di 12.

Infine, deve contribuire al perseguimento degli obiettivi di innovazione green tra cui:

  • Decarbonizzazione dell’economia;
  • Economia circolare;
  • Riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi;
  • Rigenerazione urbana;
  • Turismo sostenibile;
  • Adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.

——————————–

LEGGI ANCHE:

DNSH: clausole green nel piano PNRR

Addio alla plastica monouso

TORNA ALLE NOTIZIE

Servicematica

Nel corso degli anni SM - Servicematica ha ottenuto le certificazioni ISO 9001:2015 e ISO 27001:2013.
Inoltre è anche Responsabile della protezione dei dati (RDP - DPO) secondo l'art. 37 del Regolamento (UE) 2016/679. SM - Servicematica offre la conservazione digitale con certificazione AGID (Agenzia per l'Italia Digitale).

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Agid
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto