Le nuove misure straordinarie di Cassa Forense, disponibili sul sito dell’ente, sono pensate per sostenere gli iscritti anche durante la Fase 2 dell’emergenza COVID-19.
Con gli effetti del lock down sui mancati introiti e l’incertezza del futuro dovuta alla parziale ripartenza del settore della Giustizia, agli avvocati non rimane altro che cercare di mettere ordine da soli alla propria esistenza professionale.
Possono le misure straordinarie di Cassa Forense essere d’aiuto? A voi la risposta.
Noi possiamo solo darvene una panoramica.
LE MISURE STRAORDINARIE DI CASSA FORENSE
Misure a favore della salute
Una parte delle misure straordinarie di Cassa Forense è dedicata a coloro che nel periodo tra il 1 febbraio e il 2 giugno 2020 siano stati ricoverati per aver contratto il Coronavirus o posti in isolamento per essere stati in contatto diretto con contagiati.
Nei beneficiari sono compresi anche pensionati e i superstiti degli iscritti.
Misure per gli acquisti in tecnologia
1.500.000 euro vengono stanziati per un bando finalizzato a coprire fino al 50% delle spese che gli avvocati hanno sostenuto per acquistare tecnologie informatiche.
Gli acquisti considerati devono essere stati effettuati tra il 2019 e la data di pubblicazione del bando.
L’importo rimborsabile va dai 300 ai 1500 euro.
Il contributo non è cumulabile con altri contributi derivanti da bandi straordinari emanati nel 2020 o con contributi simili percepiti negli anni precedenti.
Misure per la copertura dei costi della professione
2.500.000 euro vengono messi a disposizione tramite un bando finalizzato al rimborso dei costi derivanti dall’attività professionale nel periodo tra febbraio e aprile 2020.
Il contributo forfettario è pari al 15% della differenza tra il volume di affari e il reddito netto professionale del 2018 come dichiarato con il Mod. 5/2019, e viene concesso nel caso in cui la differenza ammonti a una cifra compresa tra le 300 e le 1200 euro.
Per coloro che si sono iscritti a Cassa Forense nel 2019, a far fede saranno i dati reddituali del 2019.
Coloro che si sono iscritti nel 2020 sono esclusi dal bando, così come coloro che hanno goduto del reddito di ultima istanza in marzo e aprile e coloro che hanno beneficiato di contributi derivanti da altri bandi straordinari nel 2020.
Misure per gli Ordini Forensi
1.500.000 euro sono destinati agli Ordini Forensi appartenenti alle 10 provincie più colpite dall’epidemia COVID-19 alla data del 3 maggio, valutando il numero di contagi ogni 1000 abitanti.
Gli ordini potranno usare i fondi a disposizione per realizzare progetti connessi all’emergenza sanitaria.
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