L’UNCC, Unione Nazionale delle Camere Civili, ha presentato al Ministro Bonafede il proprio piano straordinario per la Giustizia.
Il progetto si compone di 3 punti e ha l’obiettivo di ridurre gli arretrati, l’inefficienza del sistema e i limiti d’accesso alla Giustizia per le fasce più economicamente deboli della società.
I 3 PUNTI DEL PIANO STRAORDINARIO DI UNCC
PUNTO 1) INTERVENTI SUGLI ASPETTI ORGANIZZATIVI ED ORDINAMENTALI
Secondo l’UNCC, l’assunzione di nuovo personale amministrativo e di nuovi magistrati, il miglioramento delle sedi giudiziarie e la digitalizzazione su cui tanto punta Bonafede non sono misure sufficienti.
La riforma della Giustizia civile dovrebbe partire dalla riconfigrazione dell’Ufficio del Processo, fallito a causa della carenza di personale, mezzi e tirocinanti, e della scarsa propensione di molti magistrati a collaborare con questi ultimi.
La soluzione potrebbe essere un reclutamento straordinario di tirocinanti, retribuiti, e un sistema di ricompense per i giudici più collaborativi e più capaci di aumentare il numero di sentenze depositate.
È importante poi riformulare la valutazione del lavoro dei magistrati, considerando anche le loro capacità di organizzazione del lavoro.
PUNTO 2) INTERVENTI SUL PROCESSO
Molti i suggerimenti dell’UNCC. Per esempio:
- -incentivare il procedimento sommario,
- -disporre meccanismi per il contenzioso “seriale”,
- -introdurre la possibilità per i giudici di imporre sanzioni pecuniarie per il ritardato adempimento degli obblighi delle sentenze,
- -introdurre l’istituto dei danni punitivi,
- –rendere obbligatorio l’arbitrato in alcune materie, a tariffe calmierate,
- -dare agli arbitri, in specifiche materie, la possibilità di emettere provvedimenti cautelari e/o di urgenza,
- -favorire la mediazione obbligatoria e la negoziazione assistita attraverso incentivi fiscali,
- -estendere la negoziazione assistita alla materia del lavoro,
- -armonizzare la disciplina processuale con quella del processo telematico,
- -consentire agli avvocati l’accesso telematico ai registri dell’anagrafe del Ministero degli Interni per semplificare i procedimenti di notificazione.
PUNTO 3) INTERVENTI DI INCENTIVO/DISINCENTIVO SUI COMPENSI
L’UNCC spiega che «la leva dei compensi può essere estremamente efficace per incentivare comportamenti virtuosi o, al contrario, disincentivare quelli opportunistici, sia per le parti che per gli avvocati».
Un esempio riguarda il Gratuito Patrocinio, che dovrebbe essere regolarmente e adeguatamente retribuito per evitare che gli avvocati lo rifiutino.
Per rendere poi la Giustizia davvero accessibile, sarebbe opportuno eliminare almeno il raddoppio del contributo unificato in caso di rigetto dell’impugnazione: mantenerlo significa rendere l’impugnazione un privilegio solo per coloro che possono permetterselo.
Questa è solo una panoramica dei contenuti della proposta inviata a Bonafede. Per approfondire, vi invitiamo a leggere il documento integrale del piano straordinario presentato dall’UNCC.
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