Sin dal momento della loro presentazione, è stato chiaro come gli AirTag di Apple potessero rappresentare una minaccia per la privacy.
Nel 2021, Apple ha deciso di lanciare il tracker Bluetooth a banda ultralarga: da un lato è stato accolto come metodo eccellente per poter ritrovare alcuni oggetti che utilizziamo ogni giorno, come chiavi, portafogli, valige e telecomandi della televisione; ma dall’altro, gli esperti di cybersecurity hanno prontamente sollevato qualche dubbio.
E infatti, l’utilizzo improprio e illecito degli AirTag non è tardato ad arrivare.
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Dopo le tante segnalazioni di utilizzi illeciti degli AirTag arrivate alla polizia statunitense, sono stati diffusi avvertimenti sugli utilizzi criminali di questi dispositivi. Apple ha provveduto ad aggiornare la pagina di supporto dedicata agli AirTag fornendo maggiori informazioni e condannando l’utilizzo del dispositivo per tracciare le persone.
Leggiamo: «Se viene rilevato che un AirTag, un paio di AirPods o un accessorio nella rete Dov’è traccia illegalmente una persona, le forze dell’ordine possono richiedere a Apple tutte le informazioni disponibili a supporto delle indagini».
Segnali a cui prestare attenzione
Se avete un iPhone, in base al modello potete scoprire eventuali AirTag che vi stanno registrando. Se avete un modello con iOS 14.5 o con una versione più recente del sistema operativo, dovreste ricevere una notifica push ogni volta in cui un AirTag resta nelle vicinanze per un periodo di tempo troppo lungo.
Se clicchiamo sulla notifica, esiste la possibilità che gli AirTag emettano un suono, al fine di localizzare il dispositivo.
Esiste anche un’app per Android lanciata da Apple, che si chiama Trova Tracker: in questo caso dovranno essere gli utenti ad avviare la scansione per trovare eventuali AirTag nei dintorni.
Per Eva Galperin della Electronic Frontier Foundation, non è semplice capire perché la funzionalità dell’app sia limitata: «In realtà si tratta di una limitazione nel modo in cui funziona l’ecosistema e le app Android. Ho invitato Apple e Android a lavorare insieme per incorporare nel sistema operativo Android il livello di mitigazione che Apple fornisce in iOS, ma questo richiede molta cooperazione tra due gruppi che normalmente sono rivali».
Alcune guide per riuscire a ritrovare gli AirTag raccomandano di utilizzare uno scanner Bluetooth, ma per Galperin questo non è un metodo così affidabile per riuscire a rilevare i tracker Apple. «Ho provato a usare diversi scanner Bluetooth per rilevare gli AirTag, ma non funzionano sempre».
Come disattivare un AirTag
Se troviamo un AirTag, la prima cosa da fare per disattivarlo è rimuovere la batteria. Basterà capovolgere il dispositivo in modo tale che il lato con il logo Apple sia rivolto verso noi. Poi, basterà premere sul logo e ruotarlo in senso antiorario.
A questo punto, potremmo rimuovere il coperchio per estrarre la batteria. In ogni caso, come riportato nella pagina di supporto Apple, è bene rivolgersi alla polizia se temiamo di trovarci in pericolo.
Online si trovano tantissime storie di donne che denunciano episodi di stalking a causa degli AirTag. Tuttavia, per Galperin non è un problema soltanto femminile. «Lavoro con le vittime di abusi tecnologici da molti anni, e direi che circa due terzi delle vittime che vengono da me sono donne. Ma un terzo sono uomini. Sospetto che il numero sarebbe più alto se non ci fosse un tale pregiudizio legato all’essere vittima o sopravvivere a un abuso».
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