L’Associazione nazionale magistrati (Anm) boccia duramente l’introduzione dei test psicoattitudinali per l’accesso in magistratura, definendoli una misura “screditante”, “demagogica” e “incostituzionale”.
Con una delibera approvata dal Comitato direttivo centrale, l’Anm contesta l’idea di sottoporre i futuri magistrati a test psicologici per valutare il loro equilibrio psichico. Secondo l’associazione, questa misura è inutile e basata su una “valutazione approssimativa” che ignora le opinioni di esperti, tra cui quelli dell’Associazione psicoanalitica italiana.
Inoltre, l’Anm sottolinea che il sistema attuale già prevede “verifiche incrociate, efficaci e periodiche” dell’equilibrio del magistrato, rendendo i test psicoattitudinali del tutto superflui. L’associazione contesta anche la costituzionalità della misura, in quanto non prevista dalla legge Cartabia del 2022 e introdotta con un decreto delegato del governo.
Per queste ragioni, l’Anm ha espresso la sua “ferma e assoluta contrarietà” all’introduzione dei test psicoattitudinali e ha annunciato l’organizzazione di un incontro/dibattito aperto alla cittadinanza e a esperti per discutere la questione. L’associazione si riserva inoltre di intraprendere ulteriori iniziative di protesta.
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Le critiche dell’Anm ai test psicoattitudinali
L’Anm muove diverse critiche all’introduzione dei test psicoattitudinali per i magistrati:
- Screditano la magistratura: Diffondono l’idea falsa che sia necessario testare l’equilibrio psichico dei magistrati, gettando discredito sull’intera categoria.
- Demagogici: Nascondono che il sistema attuale già prevede controlli sull’equilibrio psichico dei magistrati.
- Incostituzionali: Introdotti con un decreto delegato che va oltre i limiti della delega prevista dalla legge Cartabia.
- Inutili: Basati su valutazioni approssimative che ignorano le opinioni di esperti.
- Basati su presupposti scientifici non comprovati: Non vi è consenso scientifico sull’efficacia dei test psicoattitudinali per la selezione dei magistrati.
Le prossime mosse dell’Anm
L’Anm ha annunciato diverse iniziative per contrastare l’introduzione dei test psicoattitudinali:
- Un incontro/dibattito aperto alla cittadinanza e a esperti: Per discutere la questione e sensibilizzare l’opinione pubblica.
- Valutazione di ulteriori iniziative di protesta: Non escludendo scioperi o altre forme di mobilitazione.
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