Se il figlio non riceve più assegno, c’è diritto all’aumento automatico?
Ad un certo punto il figlio di una coppia divorziata ha capacità di autonomia economica e non necessità più dell’assegno di mantenimento. Quali sono le conseguenze per la madre, l’ex moglie? Ha un automatico diritto all’aumento per sostenersi? Ne parla la Corte di Cassazione, che interviene nel merito del caso con la Sentenza 7665/2022.
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Stop dell’assegno al figlio: quali le conseguenze per l’ex?
L’autonomia dei due contributi autorizza la presunzione in merito al peggioramento delle condizioni finanziarie della madre convivente? Effettivamente, con lo stop all’assegno del figlio si trova a sopportare da sola le spese di manutenzione e locazione dell’immobile che condividevano. Ma facciamo un passo indietro, all’origine della vicenda.
Un ex marito decide di fare ricorso contro la decisione della Corte d’Appello di aumentare di 800 euro l’assegno che versa all’ex. In precedenza, la somma ammontava a 500 euro, nei tempi di convivenza col figlio. Dunque, la Corte di merito concludeva che l’ex avrebbe necessitato di maggior supporto economico per la casa.
Infatti, con un ragionamento presuntivo affermava che necessitava di disponibilità di somme per far fronte alle spese comuni, dal condominio al riscaldamento. Questo aggrava la situazione economica della donna, facendo scattare un diritto all’incremento. Tuttavia, la Corte di Cassazione è di un altro parere e accoglie il ricorso dell’ex marito/padre.
La Sentenza della Corte di Cassazione
Al proposito, la Corte di Cassazione chiarisce che un’autonomia di contenuto tra i due assegni necessita di dimostrazioni. Infatti, specifica che il denaro che si versava in favore del figlio aveva lo scopo di assicurare: “la cura, l’educazione e l’istruzione, le frequentazioni e le opportunità di crescita sociale e professionale del figlio”.
Perciò, anche la Corte di Cassazione conclude che chiunque voglia far valere un diritto all’incremento deve fornire delle prove. Prove di come il venire meno del contributo incida in peggio nell’economia domestica dell’ex.
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