La disinformazione si trova ovunque: tra fake news, falsificazioni, mezze verità, propaganda, bugie e deepfake, in rete non si è mai al sicuro.
In che modo possiamo distinguere la realtà dalle bugie? Non esiste una bacchetta magica per capirlo, e forse, nel futuro, l’intelligenza artificiale potrebbe aiutarci. Per il momento, tuttavia, dobbiamo fare affidamento alla nostra intelligenza.
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Fondamentale, come prima cosa, la conoscenza delle fonti: alcune, infatti, sono più affidabili rispetto ad altre. È giusto essere scettici di fronte ad un post di uno sconosciuto su Facebook rispetto ad una notizia condivisa dal Corriere della Sera (o da Servicematica!).
Se un’informazione è reale sarà verificata e supportata da più persone o enti. State guardando il video di un evento? Cercate in rete le registrazioni che sono state fatte da altre persone, anche da angolazioni differenti.
È utile anche verificare la storia: i social media, in questo caso, ci aiutano moltissimo. Il post più recente risulta in linea con quello che è stato pubblicato precedentemente? Quanti followers ha la fonte, e in che modo interagisce con loro?
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Un altro punto importante è il controllo del contesto. Fare affidamento soltanto ai social non basta, bisogna esaminare anche qual è il contesto che ruota attorno a tali contenuti.
Per esempio, se state visionando un contenuto inerente ad una manifestazione, cercate altri filmati online e chiediamoci se i contenuti corrispondono esattamente al luogo in cui sostengono di essere stati registrati.
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Lo scopo di una fake news è quello di diffondersi in più velocemente possibile. Quanto più scandaloso, scioccante e provocatorio sarà il contenuto, tanto più sarà possibile che si diffonda rapidamente.
Quindi attenzione ai contenuti che sembrano essere stati appositamente creati con lo scopo di divenire virali, e non per informare.
In ogni caso, ad oggi esistono vari servizi dedicati appositamente alle segnalazioni delle fake news, come il sito web Snopes. È possibile utilizzare anche FactCheck.org, che esamina le affermazioni di organizzazioni e governi e spiega quanto c’è di vero e quanto c’è di falso.
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