Il Garante per la Privacy ha qualche dubbio sulla decisione presa dal Comune di Roma in vista del Giubileo del 2025. Infatti, il Comune vorrebbe installare delle particolari telecamere in metropolitana, con tanto di riconoscimento facciale.
L’Autorità garante per la protezione dei dati personali, in seguito alla pubblicazione della notizia, vuole vederci chiaro.
In particolar modo, si discute circa le dichiarazioni di Patanè, assessore alla mobilità, che aveva intenzione di procedere con una doppia gara da 100 milioni di euro per operazioni di restyling delle stazioni della metro, per l’assunzione di nuovi vigilantes e per implementare il sistema di videosorveglianza.
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L’intenzione è quella di installare dei dispositivi dotati di riconoscimento facciale, capaci di «verificare azioni scomposte» da parte di chi, in passato, ha commesso «atti non conformi». Il Garante dovrà comunque esprimere la propria opinione circa il trattamento dei dati personali sensibili e del riconoscimento facciale.
Inoltre, in una nota dell’Autorità, fino alla fine del 2025 è presente un divieto relativo all’installazione degli impianti di videosorveglianza dotati di riconoscimento facciale con dati biometrici nei luoghi pubblici, ad eccezione dell’autorità giudiziaria.
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