Quali sono le caratteristiche di un buon avvocato?

Non è un segreto che le parole siano lo strumento principale del lavoro dell’avvocato. Ma come fare per riuscire a padroneggiarle al meglio?

Dobbiamo partire dal presupposto che un buon avvocato dovrà essere in grado di scrivere e parlare senza alcun problema. Anzi, più si ha facoltà di linguaggio più si dà la percezione di essere bravi.

Dunque, se hai intenzione di fare concorrenza ai colleghi puntando sulla facoltà di linguaggio dovrai seguire alcuni semplici consigli per distinguerti al meglio dalla concorrenza.

Entriamo nello specifico e capiamo come parlare e scrivere come un avvocato di successo.

Alleniamoci!

Per padroneggiare al meglio la lingua parlata bisogna allenarsi. Sono cruciali sia la lettura che l’ascolto, che consentono di apprendere sempre più termini e di dar forma a nuovi costrutti.

È interessante, per quanto riguarda l’ascolto, sottolineare che esiste la possibilità di concentrarsi sulle arringhe più famose e importanti. Si potrebbe analizzare attentamente queste arringhe, per comprendere nello specifico quali sono le parole utilizzate più spesso e quali sono i costrutti che gli avvocati di maggior successo tendono a snobbare.

No alla presunzione

Qualsiasi comunicazione deve essere chiara, precisa e riportare l’essenziale. Bisogna fare attenzione, però, a non ricadere nella presunzione.

Il linguaggio dell’avvocato, pur essendo puntuale, deve essere diretto ma soprattutto comprensibile. Ricorrere ai tecnicismi potrebbe rivelarsi assolutamente controproducente.

La vera bravura dell’avvocato si nasconde nella capacità di coniugare perfettamente la capacità di utilizzo dei termini tecnici cercando, al tempo stesso, di essere compreso sia dagli addetti ai lavori ma anche dagli estranei al settore.

I clienti dovranno comprendere quello che il legale sta dicendo senza alcun problema; in questo modo si instaura un rapporto di fiducia.

Attenzione ai dettagli

Quando si parla di lingua scritta e parlata risulta utile partire dal presupposto che ogni tipo di comunicazione dovrebbe essere puntuale e corretta.

Potrebbe sembrare superfluo parlare di correttezza, anche se in realtà è un aspetto cruciale. Non è raro, infatti, fare i conti con errori di vario tipo, che potrebbero compromettere la reputazione di un avvocato.

Un errore, anche se apparentemente irrilevante, potrebbe risultare fatale. Prestiamo attenzione anche ai dettagli più piccoli, sia nella lingua scritta che in quella parlata.

Ogni avvocato dovrebbe riuscire ad utilizzare termini specifici senza alcun problema. Gli assistiti, infatti, si aspettano dal legale un linguaggio puntuale e ricercato. A contare non è soltanto l’accuratezza del linguaggio, ma anche l’ordine con il quale vengono presentati gli argomenti.

Le regole non dovrebbero essere rispettate scrupolosamente, anzi. Sta a te capire, in base al contesto, quando utilizzare un ordine preciso e quando optare per altre soluzioni.

Plasmare il linguaggio in base alle situazioni è un valore aggiunto importantissimo.

Avvocati con esperienza vs avvocati giovani

Indubbiamente, è necessario distinguere tra avvocati con una certa esperienza e avvocati che si interfacciano per la prima volta al mondo legale.

Non è difficile intuire come i primi avranno una proprietà di linguaggio parecchio differente rispetto ai secondi, grazie alla pratica e alla familiarità. Gli anni di lavoro, però, non si traducono automaticamente in una netta capacità di linguaggio.

Spesso sono proprio i più giovani a dimostrare di padroneggiare al meglio la lingua. Gli avvocati più anziani, infatti, non sono abituati ad allenare scrittura e dialettica così come lo fanno quelli più giovani.

Marchio di fabbrica

Tuttavia, gli avvocati con più esperienza alle spalle dovrebbero tener presente che alcune formulazioni che caratterizzano il loro operato non dovrebbero mai mancare. Capita, per esempio, che ci siano avvocati soliti ad utilizzare figure retoriche o termini specifici.

Questa è un’abitudine che deve diventare un vero e proprio marchio di fabbrica, che nel corso degli anni non deve assolutamente venir meno, ma rappresentare un punto di forza notevole.

Puntualità e precisione

Il segreto per un buon avvocato è riuscire a dare il meglio di sé durante le arringhe ma anche nei testi scritti. Inoltre, non dovrà mai sottovalutare il confronto con i clienti.

Sono proprio i clienti infatti a tenere sotto controllo ogni fase del rapporto con il legale. Per questa ragione l’avvocato deve essere puntuale e preciso in qualsiasi tipo di comunicazione. Nulla deve essere lasciato al caso.

Studiare ogni aspetto

Per padroneggiare al meglio il linguaggio durante la discussione di una causa, o in generale, quando si ha a che fare con un incarico di vario genere, bisogna studiarne qualsiasi aspetto.

La fase di studio non appare soltanto cruciale ma assolutamente necessaria. È proprio studiando nel dettaglio tutti gli aspetti di una situazione che si avrà la possibilità di dar forma ad argomentazioni scritte e verbali, interessanti e articolate.

L’approssimazione non farà altro che rendere il lavoro dell’avvocato qualcosa di superficiale, poco professionale; non degno di essere preso in considerazione. Se hai intenzione di apparire agli occhi dei tuoi clienti come un avvocato capace di padroneggiare perfettamente la lingua dovrai allenarti e studiare.

Dunque, chi è un buon avvocato?

Puntare su un linguaggio puntale e specifico rappresenta un punto di forza molto importante. Per questo motivo, non resta che cimentarsi nello studio continuo per raggiungere uno standard elevato e per fare concorrenza a qualsiasi professionista legale.

Un buon avvocato coniuga la capacità di linguaggio con quella di adeguarsi alle varie situazioni. Soltanto così si potrà colpire nel segno e avere la possibilità di apparire preparati e in grado di ricercare soluzioni personalizzate e pensate per primeggiare in qualsiasi circostanza.

Per un diventare un avvocato di talento non dovrai far altro che potenziare il linguaggio, allenarlo, leggere, studiare i vecchi casi, confrontarti con gli avvocati che hanno più esperienza di te e partire dal presupposto che quello dell’avvocato è un mestiere che deve essere approfondito costantemente.

Non bisogna mai fermarsi alla fase di studio, ma approfondire continuamente qualsiasi argomento.

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