Durante l’udienza del processo per l’omicidio di Giulio Regeni, l’avvocata Alessandra Ballerini, legale dei genitori del ricercatore ucciso in Egitto, ha dichiarato che “l’Egitto non è un paese sicuro” e che, secondo quanto emerso, anche le persone vicine a Giulio avrebbero contribuito a creare una “ragnatela” intorno a lui. La dichiarazione è arrivata al termine dell’audizione della “teste Beta”, una cittadina tedesca che viveva con Regeni. La donna ha raccontato che, poco prima di Natale del 2015, un presunto agente dei servizi segreti egiziani si presentò alla sua porta chiedendo una copia del passaporto di Giulio. Un coinquilino di Regeni, dopo aver scambiato il telefono con l’agente, non riferì l’incidente a Giulio, ma gli disse che gli stranieri dovevano fornire i documenti e presentarsi alla polizia. La donna ha anche ipotizzato che l’agente avesse un sospetto su Giulio, suggerendo che avesse fatto qualcosa di “sospetto”.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
Come il coronavirus ha facilitato gli attacchi informatici nel 2020
Il Rapporto Clusit evidenzia come i criminali informatici quest’anno stiano facendo leva sul coronavirus per portare a compimento i loro attacchi. Il primo semestre 2020…
Lidia Poët: la storia della prima avvocata in arrivo su Netflix
Lidia Poët il 9 agosto 1883 divenne la prima donna italiana ad essere ammessa all’esercizio dell’avvocatura, vincendo le numerose resistenze dei suoi colleghi maschi, incapaci…
Contributi minimi avvocati: modalità di riscossione
Modalità di riscossione dei contributi per gli iscritti a Cassa Forense Un paio di giorni fa Cassa Forense pubblica sul proprio sito web un’informativa sulle nuove modalità di…