Presunzione di innocenza e cronaca giudiziaria

Presunzione di innocenza e cronaca giudiziaria. Il parere di Violante

Luciano Violante, ex presidente della Camera ed ex magistrato, commenta a Il Dubbio le nuove norme sulla presunzione d’innocenza e il loro effetto sulla cronaca giudiziaria.

LA PRESUNZIONE D’INNOCENZA

Il prossimo 8 novembre, il governo italiano presenterà il decreto legislativo con cui recepisce la direttiva (UE) 2016/343.

La direttiva introduce il concetto di presunzione d’innocenza, simile ma non uguale a quello di presunzione di non colpevolezza presente nel nostro ordinamento.
All’art. 27, co. 2, la Costituzione afferma chiaramente che l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.

Le norme di derivazione europea impediranno ai magistrati di presentare come colpevoli sia gli indagati che gli imputati rinviati a giudizio, fino a un’eventuale condanna definitiva.
Solo i pm possono parlare di “colpevolezza” allo dopo di ottenere misure cautelari dal gip o il rinvio a giudizio dal gup. Ma possono farlo solo per le «indicazioni necessarie a soddisfare i presupposti, i requisiti e le altre condizioni richieste dalla legge per l’adozione del provvedimento».

EFFETTI SULLA CRONACA GIUDIZIARIA

In un’ intervista a Il Dubbio, Violante spiega come le nuove norme sulla presunzione d’innocenza potrebbero sciogliere il circolo vizioso che si è creato fra giustizia, informazione e politica, caratterizzato dalla mortificazione pubblica degli accusati:

« il diritto alla dignità è spesso leso dalle cronache giudiziarie. Così com’è vero che se il poliziotto o il magistrato non vi [ai giornalisti] desse la notizia, voi non la pubblichereste. E se voi non la pubblicaste, quel poliziotto o quel pm non acquisirebbero importanza e visibilità pubblica».

E ancora:

«se è certamente vero che già le norme del 2006 vietano di dare nomi e foto del singolo pm, è vero che, se vengono pubblicati, quel magistrato comincia a essere importante e rispettato […] E si crea una carriera parallela a quella professionale, a volte più prestigiosa e a volte presupposto per l’altra. E poi colpisce a volte una coincidenza.[…]
Se per caso l’indagine di quel tale pm comincia a perdere d’interesse e attenzione, salta fuori a volte la notizia che nei suoi confronti è stato sventato un attentato. L’indagine riprende quota».

Secondo Violante, l’introduzione della presunzione di innocenza e di tutti i suoi annessi non sarà sufficiente a imporre alla cronaca giustizia quella sobrietà che norme precedenti avevano già introdotto. Serve di più:

«Serve un accordo e un cambio di registro concordato nel sistema della comunicazione. […]
Voi giornalisti avete concordemente smesso di fare i nomi delle ragazze vittime di violenza sessuale: perché non si può adottare un maggiore self restraint sulle persone indagate?»

Il Processo Telematico diventa facile con la piattaforma Service1. Scopri di più.

——–

LEGGI ANCHE:

Cassa Forense: bando “Marco Ubertini” 2021

Referendum green pass: “difesa delle libertà”

TORNA ALLE NOTIZIE

Servicematica

Nel corso degli anni SM - Servicematica ha ottenuto le certificazioni ISO 9001:2015 e ISO 27001:2013.
Inoltre è anche Responsabile della protezione dei dati (RDP - DPO) secondo l'art. 37 del Regolamento (UE) 2016/679. SM - Servicematica offre la conservazione digitale con certificazione AGID (Agenzia per l'Italia Digitale).

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Agid
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto