Il digitale nella giustizia penale mostra ancora fragilità importanti. Da giorni, numerosi avvocati in tutta Italia riscontrano l’impossibilità di completare i depositi sul Portale Deposito Atti Penali (PDP): al termine della procedura, invece della conferma, appare una schermata di errore con la dicitura «ATTENZIONE – Caricamento Atto – Aggiungi File» sovrastata da una “X”. Un messaggio poco chiaro, soprattutto perché si presenta anche quando l’atto principale è stato già firmato digitalmente e nessun altro allegato è richiesto.
L’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI), tramite il proprio Osservatorio sull’Informatizzazione del Processo Penale, ha denunciato ufficialmente il problema al Ministero della Giustizia, sottolineando come la mancanza di tempestiva comunicazione sui malfunzionamenti non sia una semplice disfunzione tecnica, ma anche una violazione normativa.
Art. 175-bis c.p.p.
La norma prevede che, in caso di malfunzionamento dei sistemi informatici del dominio giustizia:
- il dirigente competente deve comunicare immediatamente l’inizio e la fine del disservizio
 - la comunicazione deve avvenire con modalità idonee a garantirne la conoscibilità agli utenti
 
Ad oggi (ieri per chi legge, NdR), evidenzia UCPI, non risulta alcun avviso né sul portale PDP né sul sito del Ministero.
Una mancanza che crea incertezza e rischi operativi per chi deposita atti legati a diritti fondamentali della persona:
- senza conferma, un deposito può non essere valido
 - le scadenze processuali non si fermano da sole
 - le responsabilità ricadono sull’avvocato, non sul sistema
 
Segnalazioni e timori si moltiplicano mentre ci si avvicina alla cosiddetta “rivoluzione digitale” del processo penale, che dovrebbe – nelle intenzioni – migliorare tutela, efficienza e garanzie.
UCPI rassicura però che la segnalazione è stata presa in carico dalla DGSIA del Ministero, la quale ha assicurato un intervento tempestivo.
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