Ok della Camera al Dl Recovery

Il testo aspetta ora la definitiva approvazione del Senato, entro il prossimo 5 gennaio

Decreto Legislativo Recovery del PNRR passa alla Camera e aspetta parere del Senato

Con 414 voti a favore e 47 contrari passa alla Camera il testo del dl Recovery 152/2021. Tale decreto contiene le “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”. Ora, si convertirà entro il 5 gennaio 2022 al Senato. Quali sono le misure più importanti che il testo in questione prevede? Vediamole di seguito.

Recovery Plan approvato dalla Camera: ecco i criteri per definire i processi penali prioritari

Tra le disposizioni che si leggono in dl, si dedica spazio alle misure e criteri dedicati ai processi. Questi subiranno notevoli modifiche anche in virtù della riforma giustizia della Ministra Cartabia.

Quindi, entro il 31 gennaio di ogni anno per poterli accertare i capi degli uffici giudiziari dovranno redigere un programma. Con esso si determinano i criteri con i quali si darà priorità ad alcuni procedimenti penali invece che ad altri.

Camera approva Recovery Plan: sì a maggiori dirigenti nei ministeri

Tra le altre cose, si dedicano 600 mila euro per l’assunzione di nuove figure dirigenziali. Di queste, due alla Ragioneria generale e una al Tesoro.

Invece, un nuovo dirigente di seconda fascia della carriera amministrativa andrà al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità per potenziarne le funzionalità.

 

 

Dl Recovery: obbligo del servizio di bancomat e carte di credito per attività commerciali

Per tutti i commercianti che non accetteranno pagamenti elettronici come carte di credito o bancomat sono in arrivo dal 1° gennaio 2023 delle sanzioni. Ovvero, si parte da multe base di 30 euro a cui si aggiungerà il 4% del valore della transazione. La sanzione si prevede per qualsiasi acquisto di beni e di servizi, anche di tipo professionale e indipendentemente dall’importo della transazione.

Decreto PNRR: Coding aka calcolo computazionale per gli alunni a scuola

A partire dal prossimo anno scolastico (2022/2023) si intende abituare i bambini alla programmazione e al calcolo computazionale. Perciò, si avvierà il Piano triennale nazionale di formazione dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado.

Sia gli obiettivi di apprendimento che i traguardi di competenza si indicheranno entro l’anno scolastico 2024/2025 da un decreto del Ministro dell’istruzione.

Inoltre, dall’anno scolastico 2025/2026 nelle scuole di ogni ordine e grado si svilupperanno adeguate competenze digitali. A tale fine, si favorisce l’apprendimento della programmazione informatica (coding) all’interno di insegnamenti già a disposizione.

Il sì della Camera al Decreto: proroga dei contratti Navigator

ANPAL Servizi S.p.a. proroga i contratti stipulati con i navigatori che operano presso le sedi territoriali delle regioni e delle province autonome fino al 30 aprile del 2022.

Il fine è quello di:

  • Consentire la continuità delle attività di assistenza tecnica;
  • Garantire l’avvio e il funzionamento del Reddito di Cittadinanza.

Decreto Legislativo Recovery sulle assunzioni comunali

Nel testo del dl Recovery si dedica spazio anche all’aggiunta di risorse con un fine preciso: le assunzioni nei comuni. Infatti, sono da recuperare 70.000 posti di lavoro persi a causa della revisione della spesa pubblica e del turnover.

Dunque, ai Comuni si destinano 30 milioni di euro con l’auspicio che si dotino del personale necessario per dare piena attuazione al Recovery Plan.

Inoltre, 67 milioni di euro si riservano ai sindaci del Meridione d’Italia per poter stipulare contratti con esperti e professionisti. Infine, per i sindaci delle città in deficit si semplifica l’assunzione del personale che deve entrare a far parte dello staff.

Diverse misure dedicate al settore turismo nel Recovery Plan PNRR

Diverse sono le misure dedicate alle seguenti attività turistiche:

  • Imprese alberghiere;
  • Attività agrituristiche;
  • Strutture ricettive all’aria aperta;
  • Attività del comparto turistico, ricreativofieristico e congressuale;
  • Stabilimenti balneari;
  • Complessi termali;
  • Porti turistici;
  • Parchi tematici.

Ad ognuno di questi si riconosce:

  • Un contributo sotto forma di credito d’imposta. Esso vale fino all’80% delle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico; edilizi; per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per la digitalizzazione. Ognuno di essi si considera se realizzato dalla data di entrata in vigore del decreto fino al 31 dicembre 2024;
  • Ulteriore contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute per gli interventi appena indicati ma realizzati dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 31 dicembre 2024. Comunque, tale contributo non sarà superiore all’importo massimo di 100.000 euro per ciascun beneficiario;
  • Altri 30.000 euro se l’intervento prevede una quota di spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento;
  • Fino a 20.000 euro per le imprese o le società con i requisiti che si prevedono per l’imprenditoria femminile;
  • Altri 10.000 euro per le imprese o società con sede operativa in AbruzzoBasilicataCalabriaCampaniaMolisePugliaSardegna e Sicilia.

Inoltre, a favore del settore del turismo si prevedono anche:

  • Garanzie per finanziamenti, in particolare per incentivare l’imprenditoria giovanile;
  • Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e per gli investimenti di sviluppo nel turismo;
  • Un Fondo specifico per il turismo, cui si riconosce un credito d’imposta per la digitalizzazione di agenzie di viaggio e tour operator.

Ok della Camera al Dl Recovery: previsti dei piani di rateizzazione dei debiti degli imprenditori

In arrivo il programma informatico che elabora i piani di rateizzazione automatici per gli imprenditori che hanno indebitamenti fino a 30mila euro. Questo nel momento in cui si ritiene tale debito sostenibile. Nello specifico, la misura si riserva a quegli imprenditori che che ricorrevano alla composizione negoziata delle crisi d’impresa.

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