Digitalizzazione delle notifiche degli atti della PA: come funziona la nuova procedura
Il Garante della Privacy da giudizio positivo alla proposta di rendere digitale la notifica degli atti della PA. Ora, si potrà accedere con SPID e ci sarà la possibilità di delega digitale. L’aggiornamento si rifà ai sensi dell’art. 26, comma 15, del d.l. 16 luglio 2020, n. 76 (modificato in seguito dalla l. 11 settembre 2020, n. 120).
Piattaforma per la notificazione degli atti della pubblica amministrazione: passaggi e soggetti coinvolti
Il Garante Privacy richiama il dpcm che tratta di “Piattaforma per la notificazione degli atti della pubblica amministrazione”. Qui, si illustrano le procedure e gli individui coinvolti nella digitalizzazione degli atti. L’accesso avviene tramite SPID o CIE.
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Innanzitutto, le PA mittenti accedono alla Piattaforma tramite funzionari scelti, poi autorizzati a svolgere le attività. A loro volta, anche i soggetti destinatari accedono alla piattaforma allo stesso modo. A questo punto, la PA mittente:
- Carica il documento da notificare;
- Identifica il destinatario;
- Individua il domicilio digitale speciale e quello fisico;
- Comunica i dati al gestore.
A questo punto, se il documento e la messa a disposizione rispettano le regole, il Gestore gli attribuisce un codice IUN. Altrimenti, comunica al mittente l’impossibilità di procedere alla notificazione ed elimina automaticamente i documenti caricati.
Notifica atti PA: Garante Privacy e rispetto del dpcm del d.l. 16 luglio 2020
Quindi, è il Gestore che effettua la notificazione: prima, presso il domicilio digitale di Piattaforma eletto dal destinatario; poi, presso il domicilio digitale speciale, se eletto. Infine, al “domicilio digitale generale“, indirizzo presente in uno degli elenchi di cui all’INI-PEC, all’IPA o all’INAD. Se tutti questi domicili digitali risultano saturi, non validi o non attivi, il Gestore procede a un secondo tentativo d’invio.
Quando il destinatario accede alla Piattaforma può reperire, consultare e acquisire i documenti notificati, visualizzando:
- mittente;
- data e ora di messa a disposizione;
- atto notificato;
- storico del processo di notifica, compresi gli atti opponibili a terzi;
- gli avvisi di mancato recapito;
- il codice IUN.
Dunque, il destinatario può scaricare e inviare a terzi la copia del documento.
Inoltre, il Gestore attesta la data e l’ora in cui il destinatario o il delegato accedono, tramite la Piattaforma, all’atto notificato. Questo è possibile grazie ad un sistema di marcatura temporale certificato opponibile a terzi.
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