Tunbridge Wells (Kent) – È ufficiale: per la prima volta nella storia dei servizi legali britannici, uno studio legale basato interamente su intelligenza artificiale ha ottenuto l’autorizzazione a operare. Si chiama Garfield.Law e offre supporto alle aziende per il recupero crediti fino a 10.000 sterline, con tariffe a partire da appena 2 sterline.
L’approvazione è arrivata dalla Solicitors Regulation Authority (SRA), l’autorità di vigilanza sugli avvocati inglesi e gallesi, che ha definito questa decisione un momento di svolta per il settore. «Non possiamo permetterci di ostacolare innovazioni che possono rendere i servizi legali più accessibili e utili per il pubblico», ha dichiarato il CEO della SRA, Paul Philip.
Garfield.Law nasce dall’intuizione di Philip Young, avvocato esperto in contenziosi commerciali e fondatore di studi di successo nella City di Londra, e del fisico quantistico Daniel Long. L’idea è semplice quanto rivoluzionaria: rendere automatica e rapida la gestione delle pratiche di recupero crediti per piccole imprese e professionisti.
Il funzionamento della piattaforma è diretto e immediato. Chi ha un credito da riscuotere carica la fattura sul sito e l’intelligenza artificiale si occupa di tutto: verifica l’affidabilità del debitore consultando i registri ufficiali, invia lettere di sollecito o notifiche pre-azione e guida il cliente lungo l’eventuale iter giudiziario. Il tutto senza la necessità di interfacciarsi direttamente con uno studio tradizionale.
Pur essendo basato su tecnologia AI, Garfield.Law conta anche su un piccolo team di 15 persone, tra cui tre solicitor e un barrister, pronti a intervenire nei casi più complessi o che richiedano l’esperienza diretta di un professionista umano.
Questo primo via libera a un progetto legale gestito da un’assistente digitale segna un passaggio chiave per il mercato legale britannico, tradizionalmente conservatore ma ora costretto a confrontarsi con la trasformazione digitale. Un esperimento che potrebbe presto fare scuola anche oltre Manica.
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