La Corte di Cassazione ha stabilito che l’indennità di disoccupazione Naspi non può essere concessa senza la presentazione della Dichiarazione di Immediata Disponibilità (Did) al lavoro. Con la sentenza n. 22993/2024, la Corte ha accolto il ricorso dell’Inps, che aveva posticipato l’erogazione della vecchia Aspi (l’indennità che precedeva la Naspi) al momento della presentazione della Did, che nel caso specifico era stata effettuata con alcuni mesi di ritardo rispetto alla domanda di indennità.
Questa sentenza chiarisce che per ottenere la Naspi, non è sufficiente essere disoccupati, ma è necessario dimostrare anche la volontà di rientrare nel mondo del lavoro. La Naspi, infatti, viene riconosciuta solo a coloro che, oltre a essere senza impiego, manifestano attivamente l’intenzione di cercare una nuova occupazione, come indicato dalla normativa vigente.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
Censis: calo dei redditi per gli avvocati
I numeri del Sesto rapporto Censis sull’Avvocatura Il Sesto rapporto Censis sull’Avvocatura comunica il calo dei redditi medi dei legali sotto i 38mila euro annui. La situazione, secondo il…
Titolare Effettivo, Tar Lazio: sospeso obbligo comunicazione
Con l’ordinanza n. 8083 del 7/12/2023, il Tar Lazio ha sospeso l’efficacia del decreto del 29 settembre 2023 «Attestazione dell’operatività del sistema di comunicazione dei…
Carceri: UCPI boccia il decreto, serve un intervento immediato per il sovraffollamento
L’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI) ha duramente criticato il decreto-legge n. 92/2024 approvato dal Governo per fronteggiare il sovraffollamento carcerario. Ritardi e soluzioni inadeguate:…