Si inaspriscono i rapporti tra l’Avvocatura napoletana e la Presidenza del Tribunale di Napoli dopo la decisione di trasferire la trattazione delle cause penali da Ischia alla sede centrale del Tribunale partenopeo.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli ha duramente criticato la scelta, definendola una “deportazione” e denunciando una “scellerata gestione del settore penale della Sezione Distaccata di Ischia”. A questo si aggiunge la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Napoli Nord, provvedimenti che, secondo l’Ordine, rappresentano un colpo mortale alla giustizia di prossimità.
Per queste ragioni, il COA di Napoli ha proclamato una giornata di astensione dalle udienze per il prossimo 3 aprile, convocando contestualmente un’assemblea degli iscritti per denunciare le gravi disfunzioni della giustizia. “Quotidianamente assistiamo ad attacchi alla Giustizia – si legge nella nota dell’Ordine – con intollerabili ripercussioni sulla tutela dei diritti dei cittadini, dovute alle carenze di personale amministrativo e giudicante e a una gestione amministrativa aberrante”.
Il provvedimento più contestato è il decreto del Presidente del Tribunale di Napoli che dispone il rinvio delle udienze penali di Ischia presso la sede centrale, con inevitabili disagi per avvocati, cittadini e forze dell’ordine. “È intollerabile che si chiudano presidi giudiziari per mancanza di personale – attacca il COA – è il fallimento dello Stato di diritto, del Governo e di chi amministra la giustizia”.
L’Ordine degli Avvocati ha annunciato che impugnerà i provvedimenti della Presidenza del Tribunale nelle sedi opportune e ha sollecitato il Governo ad adottare misure urgenti per garantire il funzionamento del sistema giudiziario.
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