La mediazione civile e commerciale a Milano segna un anno positivo. È quanto emerge dal bilancio annuale della Camera Arbitrale di Milano, che fotografa i risultati raggiunti nel 2024, il primo anno di piena applicazione delle modifiche introdotte dalla riforma Cartabia alla giustizia civile.
Le richieste di mediazione sono aumentate rispetto al 2023, passando da 1.016 a 1.051. Ma il dato più significativo riguarda gli accordi: nel 2024 sono state raggiunte 270 intese, pari al 26,9% dei procedimenti conclusi, contro i 199 accordi siglati nell’anno precedente, che rappresentavano il 22,9%. Un segnale che il tentativo di mediazione, reso più incisivo dalla riforma, inizia a dare i suoi frutti.
Tempi più rapidi e mediazioni online Anche i tempi di definizione delle pratiche si sono accorciati sensibilmente: la durata media delle procedure è scesa a 95 giorni, rispetto ai 112 registrati nel 2023. Merito anche dell’ampio ricorso alla modalità telematica, che ha caratterizzato il 91% degli incontri.
Cresce il valore delle cause e cambiano le materie Sul fronte dei contenuti, aumentano le controversie legate ai contratti d’opera, agli appalti e alle successioni, categorie per le quali il tentativo di mediazione è ora obbligatorio. In parallelo, sale il valore medio delle controversie trattate, passato da 238.000 euro a 259.000 euro.
La riflessione degli operatori «Il 2024 è stato un anno di consolidamento e crescita per il sistema di mediazione», commenta Stefano Azzali, direttore generale della Camera Arbitrale di Milano. «La riforma Cartabia ha ridefinito il quadro operativo, rendendo la mediazione uno strumento sempre più efficace per la risoluzione delle liti. I dati confermano che il sistema sta rispondendo con dinamismo alle nuove esigenze, offrendo soluzioni rapide e accessibili per cittadini e imprese».
Un trend che sembra destinato a proseguire, in linea con l’obiettivo di alleggerire il carico giudiziario e promuovere forme alternative di giustizia sempre più vicine ai bisogni concreti della società.
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