È stato istituito «un concorso per il reclutamento» dei magistrati tributari da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze, per un totale di 146 posti di giudice professionale del fisco. Questo è quanto previsto dalla bozza del decreto del Pnrr approvata dal Cdm.
Non troviamo il concorso semplificato, diversamente da quanto era stato detto nei giorni scorsi, per i 30 tra i giudici onorari attuali. La procedura concorsuale consiste in una prova di preselezione, due prove scritte e una prova orale.
Lo scopo è quello di accelerare i tempi per reclutare 146 giudici, ovvero 68 posti + 78 tra quelli ancora non assegnati alla magistratura professionale. Al concorso potranno partecipare le persone con un diploma di laurea in giurisprudenza, con percorso universitario non inferiore a quattro anni.
Teoricamente, il concorso pubblico dovrebbe essere articolato in una prova preselettiva, due prove scritte da sorteggiare tra diritto civile e diritto tributario e la redazione di una sentenza tributaria. Per concludere, si dovrà affrontare una prova orale.
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La prova preselettiva potrà avvenire anche in date differenti e in sedi decentrate. Viene realizzata con strumenti di tipo informatico e prevede la risoluzione di 75 quesiti a risposta multipla, da completare in 60 minuti. Il punteggio ottenuto al termine della prova preselettiva non concorrerà alla determinazione del punteggio finale complessivo.
Nella prova scritta bisognerà svolgere due elaborati in materia di diritto civile, diritto tributario e scrivere una sentenza tributaria. La prova scritta verrà valutata in sessantesimi, e verranno ammessi alla prova orale i candidati che hanno ottenuto un punteggio non inferiore a 36/60.
La prova orale viene disciplinata dall’art.4 commi 4 e 5 del decreto legislativo n. 545/1992:
- diritto tributario e diritto processuale tributario;
- diritto civile e diritto processuale civile;
- diritto penale;
- diritto costituzionale e diritto amministrativo;
- diritto commerciale;
- diritto dell’Unione europea;
- contabilità aziendale e bilancio;
- elementi di informatica giuridica;
- colloquio in lingua straniera, indicata dal fra inglese, spagnolo, francese e tedesco.
È previsto l’esonero dalla prova preliminare per le seguenti categorie:
- giudici tributari onorari presenti nel ruolo unico;
- magistrati ordinari, militari, amministrativi e contabili;
- procuratori e avvocati dello Stato;
- candidati diversamente abili con percentuale di invalidità pari o superiore ad 80%, come previsto dell’art. 20, comma 2-bis, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
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