Il Tribunale di Napoli ha emesso una sentenza destinata a segnare un precedente nella giurisprudenza italiana in materia di sicurezza sul lavoro. Un risarcimento di 727.000 euro è stato riconosciuto agli eredi di un infermiere napoletano, deceduto a causa di un mesotelioma pleurico, malattia collegata all’esposizione all’amianto sul luogo di lavoro. Questa decisione, confermata dalla Corte d’Appello nel luglio 2023, è considerata un passo cruciale nella tutela dei diritti dei lavoratori e nella lotta contro i rischi dell’amianto.
Il caso e la sentenza
L’infermiere, che ha lavorato per anni in un presidio ospedaliero di Napoli, era stato esposto all’amianto presente in un locale caldaia adiacente alla sala di sterilizzazione. Nonostante fosse deceduto durante il processo di primo grado, il suo caso ha continuato a rappresentare un faro di speranza per le vittime di malattie professionali legate all’amianto. La ASL Napoli 1 Centro è stata condannata al risarcimento per l’inefficace prevenzione e protezione nei confronti dell’infermiere.
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