19 Novembre 2020

Interruzioni dei servizi del PCT, le reazioni degli organi forensi

Interruzioni dei servizi del PCT, le reazioni degli organi forensi

Davanti alle interruzioni dei servizi del PCT dei giorni scorsi, comunicate attraverso il Portale dei Servizi Telematici, l’Organismo Congressuale Forense ha scritto al Direttore della DGSIA chiedendo la “riprotezione” dei depositi effettuati e potenzialmente non andati a buon fine a causa delle attività di manutenzione ai sistemi.
L’obiettivo della richiesta: «evitare che le conseguenze del disservizio comportino effetti pregiudizievoli per gli Avvocati e per le parti».

Nonostante il ripristino dei servizi, alcuni distretti (Bari, Lecce, Salerno, Campobasso, Potenza, Catanzaro e Reggio Calabria) hanno continuato a segnalare l’impossibilità di accedere al sistema, procedere coi depositi e visionare documenti e verbali nei fascicoli.

L’OCF ha rinnovato la segnalazione al Direttore della DGSIA e al Guardasigilli, Alfonso Bonafede, chiedendo veloci provvedimenti per consentire agli avvocati la rimessione in termini in relazione a tutti gli adempimenti durante i malfunzionamenti.

Anche il CNF ha inviato al Min. Bonafede una comunicazione simile a quella presentata dall’OCF.
Il CNF ha chiesto l’attivazione della procedura indicata nel D. Lgs. n. 437/1948 sulla proroga dei termini di decadenza in caso di mancato funzionamento degli uffici giudiziari, procedura che deve essere disposta tramite decreto del ministero della Giustizia. Il Consiglio sottolinea che i disservizi avvenuti potrebbero infatti portare «conseguenze irreversibili sulla tutela dei diritti dei cittadini e delle aree interessate» dalle interruzione.

Ha fatto seguito anche l’Unione delle Camere Civili che in una nota relativa alla remissione in termini ha aggiunto la necessità di «un provvedimento normativo che consenta la sospensione di tutti i termini, sia ora che in futuro, mediante una procedura agile ed immediata, oggi che tutto dipende dal Pct».

Il PCT diventa più facile con Service1, la piattaforma per i depositi telematici di Servicematica. Scopri di più

——–

LEGGI ANCHE:

L’avvocato negligente ha diritto al suo compenso?

Fattura elettronica, codici errore relativi all’autenticità del certificato di firma (00100, 00101, 00104, 00107)


LEGGI ANCHE

Storica sentenza: Google deve consentire alternative al Play Store per Android

Google non potrà più limitare l'accesso a store alternativi al Play Store

moneta digitale

Cripto-attività sotto la lente: Consob e Banca d’Italia vigilano, sanzioni in arrivo da fine anno

In Gazzetta Ufficiale il decreto Micar, che allinea la normativa italiana agli standard europei.

Cassazione: responsabilità del venditore per vizi non riconoscibili dell’autovettura

La Corte ha stabilito che, quando il vizio dell'autovettura non è facilmente riconoscibile, come nel caso della rottura del volano, grava sul venditore una presunzione…

TORNA ALLE NOTIZIE

Servicematica

Nel corso degli anni SM - Servicematica ha ottenuto le certificazioni ISO 9001:2015 e ISO 27001:2013.
Inoltre è anche Responsabile della protezione dei dati (RDP - DPO) secondo l'art. 37 del Regolamento (UE) 2016/679. SM - Servicematica offre la conservazione digitale con certificazione AGID (Agenzia per l'Italia Digitale).

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Agid
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto