Milano. I cyberattacchi si confermano la principale preoccupazione per le imprese italiane, secondo l’ultimo report Deloitte sui direttori finanziari di 13 Paesi europei. Per sette CFO su dieci, il rischio di attacchi informatici è valutato come elevato (19%) o grave (51%), vista la capacità dei cybercriminali di mettere in crisi i sistemi aziendali.
A preoccupare sono anche i conflitti vicini ai confini europei e l’aumento del protezionismo, considerato un rischio alto dal 51% dei dirigenti e molto alto dal 12%. In uno scenario già complesso, l’inflazione rappresenta un ulteriore fattore di rischio, definita grave dal 53% dei CFO. Tuttavia, rimane un cauto ottimismo per il futuro, confermato dalle prospettive prudentemente positive delle imprese.
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