Con una nota dello scorso 28 maggio, il Ministero della Giustizia ha chiesto al CNF regole più rigide per il riconoscimento del titolo straniero di avvocato.
Il CNF ha dunque emesso una circolare informativa con cui inoltre ha ribadito che l’iscrizione all’albo è sempre soggetta alla verifica dei requisiti che devono persistere lungo tutto l’arco di attività del professionista.
Per quanto riguarda il titolo straniero che abilita alla professione di avvocato, “a nulla rileva la pratica triennale condotta in Italia sulla base della direttiva 98/5/CE, utile a dispensare dalla prova attitudinale italiana un professionista solo laddove sia regolarmente abilitato nel proprio paese”.
IL TITOLO DI AVVOCATO RUMENO
La circolare CNF si concentra sul titolo di “avocat” conseguito in Romania tramite l’associazione UNBR Bota. Tale titolo è definito illegittimo poiché “l’unica autorità competente cui rivolgersi per verificare la validità del titolo di avocat acquisito in Romania è costituito dalla Uniunea Nationala a Barourilor din Romania – U.N.B.R”, che opera tramite l’IMI, il sistema di cooperazione tra autorità degli Stati membri dell’Unione Europea.
Sulla questione era già intervenuta la la Corte di Giustizia UE con l’ordinanza del 25 novembre 2020 (C-191120 P), con cui ha ripreso una sentenza dell’Alta Corte di Cassazione Rumena che indicava come abusivo l’esercizio della professione legale da parte dei membri dell’associazione UNBR Bota.
IL TITOLO DI AVVOCATO SPAGNOLO
Per diventare “abogados”, i laureati spagnoli devono frequentare un master e superare un esame di stato.
Era possibile evitare entrambi i passaggi richiedendo l’omologazione alla laurea italiana in giurisprudenza entro il 31 ottobre 2011. L’iscrizione a un “colegio de abogados” non sana la mancanza dei requisiti per l’esercizio della professione in Italia (Tar Lazio n. 3066 del 19 marzo 2018).
Il Ministero evidenzia come alcune delle modalità per diventare abogado non siano idonee ad equiparare il titolo spagnolo a quello italiano. Pertanto, anche coloro che avessero conseguito il master e superato l’esame in Spagna dovrebbero documentare in modo dettagliato tutto il percorso effettuato per avere la possibilità di ottenere l’abilitazione.
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