Il direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, Enzo Serata, ha recentemente discusso con ItaliaOggi i rischi emergenti legati all’utilizzo dei Virtual IBAN (V-IBAN) nel riciclaggio di denaro. Questi conti, offerti spesso da operatori extracomunitari, sembrano radicati in Stati europei a basso rischio, ma vengono utilizzati per mascherare trasferimenti illeciti attraverso false transazioni commerciali.
Serata ha sottolineato come l’utilizzo di nuove tecnologie stia complicando il monitoraggio di flussi finanziari illeciti, nonostante i progressi nella trasparenza sulle criptovalute. La collaborazione tra le FIU europee rimane essenziale per affrontare queste sfide. Allo stesso tempo, nuovi soggetti, come le squadre di calcio, sono stati coinvolti nelle normative antiriciclaggio, ma necessitano di tempo per adattarsi ai nuovi obblighi.
Inoltre, Serata ha evidenziato che, sebbene il sistema bancario e finanziario italiano stia offrendo un sostegno significativo nel contrasto al riciclaggio, le pubbliche amministrazioni stanno contribuendo ancora troppo poco. Nonostante un aumento delle segnalazioni, il loro impatto rimane marginale.
Infine, con l’introduzione del Regolamento TFR, che rafforza la trasparenza delle transazioni in crypto-asset, l’Italia si prepara a intensificare la sorveglianza antiriciclaggio, anche in questo settore complesso e in rapida evoluzione.
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