Entro il 2030, i giovani di oggi faranno un lavoro che per il momento ancora non esiste, poiché «l’85% dei posti di lavoro che esisteranno nel 2030 non è stato ancora inventato».
Lo metteva nero su bianco, nel 2017, un gruppo di ricerca, l’Institute for the Future (IFTF), quando ancora non era scoppiata la pandemia, ed il mondo di oggi era completamente diverso da come lo conosciamo.
Sei anni fa si scriveva: «Il ritmo del cambiamento sarà così rapido che le persone impareranno “sul momento”, utilizzando nuove tecnologie come la realtà aumentata e la realtà virtuale. La capacità di acquisire nuove conoscenze sarà più preziosa della conoscenza stessa. Allentando i legami tra lavoro e geografia, sarà possibile eliminare il disallineamento dei talenti globali che esiste oggi».
I lavori del 2030
Il progresso tecnologico, dunque, creerà dei nuovissimi posti di lavoro, nei quali uomo e macchina dovranno collaborare. Le nuove tecnologie emergenti, come l’Intelligenza Artificiale, sono molto attraenti, se teniamo conto del grosso potenziale nell’aiutare a fronteggiare le sfide principali del mercato.
Qualche anno fa ci chiedevamo quanto fosse effettivamente realistico pensare ad una rapida diffusione delle nuove tecnologie, ed ora abbiamo una risposta. Tuttavia, dopo i cambiamenti ai quali abbiamo assistito, e che sono attualmente in atto, possiamo affermare con certezza che la maggior parte dei lavori che ci saranno nel 2030 non esistono ancora?
Se questo è vero, quello che oggi stanno imparando gli studenti a scuola, sarà inutile nel futuro?
I robot ci sostituiranno?
Nella discussione del futuro del mondo del lavoro e delle nuove tecnologie, non è raro incontrare delle previsioni pessimistiche, che arrivano sempre ad una possibile sostituzione dell’uomo da parte delle macchine e dai processi tecnologici sempre più avanzati.
Ma cosa dovremmo dire, allora, di quelle professioni che sono nate negli ultimi anni, proprio a causa della diffusione del digitale? Al posto di fare cupe previsioni in merito alla tecnologia e al lavoro nel futuro, concentriamoci invece sulle nuove entusiasmanti opportunità che potrebbero presentarsi.
Nessun robot potrà sostituire l’uomo, dato che tutte le professioni si baseranno, sempre e comunque, su capacità umane, come il riconoscimento dei modelli, l’analisi avanzata, il pensiero strategico e l’interpretazione delle informazioni.
Le attività ripetitive e di routine sono quelle più suscettibili all’automazione. Le abilità intrinsecamente umane, invece, saranno quelle più richieste nel futuro, e sono collegate ad abilità sociali, analitiche, emotive, e alle competenze trasversali.
Per sfruttare le varie opportunità di lavoro che stanno emergendo, restando occupabili nel nuovo mondo del lavoro, dobbiamo diventare adattabili. In questo modo ci saranno più possibilità di ricoprire ruoli creativi, diversificati e appaganti.
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Per abbandonare l’idea che “i robot ci ruberanno il lavoro” possiamo dare un’occhiata alle offerte di lavoro che vengono postate online: la tecnologia già oggi ha creato delle nuove opportunità, creando lavori che fino a poco tempo fa non esistevano.
Per esempio: vent’anni fa avremmo mai pensato che sarebbe stato possibile guadagnare attraverso i social? Ebbene, tra vent’anni sarà possibile guadagnare attraverso lavori ad oggi inimmaginabili!
Non è ancora possibile stabilire che cosa ci riserverà il domani, certo, ma sono già state fatte alcune previsioni sul futuro del lavoro, tenendo in considerazione delle tendenze attuali che potrebbero svilupparsi nel corso del tempo.
I lavori del futuro
Nel futuro, la promozione dell’efficienza sarà fondamentale. Dunque, la figura del project manager sarà importante per qualsiasi tipo di azienda, e dovrà avere tanta capacità di analisi dei dati quanta leadership.
In ambito formativo, invece, potrebbero rivelarsi sempre più necessari specialisti in materia di integrazione uomo-tecnologia. Persone, dunque, capaci di insegnare agli altri come utilizzare e sfruttare l’ampia gamma di tecnologia per migliorare la propria esistenza, utilizzando un approccio olistico per analizzare le tecnologie e capire come ottenere il massimo della resa.
Secondo Statista, la realtà virtuale, la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale si riveleranno assolutamente fondamentali per la maggior parte dei lavori del futuro. Per esempio, già nei 2023 si stimano i seguenti valori di mercato: 51 miliardi e mezzo per la realtà virtuale, 197 miliardi e mezzo per le realtà aumentata e 1,8 trilioni di dollari per l’intelligenza artificiale.
Infatti, sempre più aziende si rivolgono all’Intelligenza Artificiale, oppure alle tecnologie emergenti al fine di raggiungere obiettivi di crescita, sviluppo e sostenibilità. Sicurezza informatica, robotica, blockchain, big data e l’Internet delle cose hanno un grandissimo potenziale, al fine di rendere servizi e prodotti accessibili a tutti grazie a professionisti specializzati.
È molto probabile che scompaiano i posti di lavoro manuali, ma il mercato del lavoro si aprirà finalmente ad un’ampia gamma di nuove opportunità, con posti di lavoro guidati dalle tecnologie.
La tecnologia continuerà ad accelerare esponenzialmente il ritmo del cambiamento e dell’innovazione. Noi, per rendere la nostra carriera e la nostra vita a prova di futuro, dobbiamo mantenere una mente curiosa e migliorare continuamente competenze e conoscenze.
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