I carabinieri hanno arruolato Saetta, un cane robot, assegnato al Nucleo Artificieri di Roma per svolgere interventi ad alto rischio. È una novità per l’Italia e per le forze dell’ordine: lo scopo è garantire altissimi standard di sicurezza del personale, per poter migliorare l’efficacia a livello operativo.
Innovare vuol dire anche elevare gli standard di sicurezza per i militari impiegati nei contesti più rischiosi: l’Arma dei #Carabinieri accoglie il cane robot “Saetta”. Il futuro diventa presente! pic.twitter.com/PjvyTg8udS
— Arma dei Carabinieri (@_Carabinieri_) December 19, 2023
Al cane robot è stato dato il nome Saetta, che richiama il simbolo che si trova sulle vetture di pronto intervento. Saetta potrà essere controllato grazie ad un tablet sino ad una distanza di 150 metri, e sarà in grado di muoversi su terreni inagibili e normalmente non percorribili da veicoli “normali”.
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Saetta effettuerà delle pericolose attività di ricognizione per ultimare, al posto dei militari, operazioni anti sabotaggio. Tutto questo grazie alla sua incredibile capacità di mobilità e di rimozione di ostacoli.
Il nuovo cane robot del Nucleo Artificieri di Roma mapperà i luoghi grazie a dei sistemi di rilevazione avanzati, che portano alla luce eventuali minacce e individuerà anche le più lievi tracce di agenti chimici, radiologici e di esplosivo.
Le immagini di "Saetta", il primo cane robot dei carabinieri pic.twitter.com/mf2bYA5zLc
— askanews (@askanews_ita) December 19, 2023
Saetta utilizzerà il proprio braccio robotico per riuscire ad asportare ordigni, anche i grandi petardi inesplosi, che spesso minacciano la salute dei cittadini nelle zone urbane. Inoltre, il robot rifornirà gli equipaggiamenti militari che non possono muoversi.
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