25 Luglio 2025 - MAGISTRATURA | Attacco doppio

Giustizia, scontro ai massimi livelli: CSM e ANM sfidano Nordio sulla riforma delle carriere

Alta tensione tra il ministro della Giustizia e le toghe. Il CSM approva la tutela del magistrato Piccirillo, criticato da Nordio, mentre l’ANM pubblica una lettera del 1994 che smentisce il ministro sulla separazione delle carriere. La riforma ora passa alla Camera

Lo scontro tra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e la magistratura entra in una fase esplosiva. In una sola giornata, il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) e l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) hanno lanciato un doppio affondo contro il Guardasigilli, impegnato a difendere la riforma costituzionale della giustizia fortemente voluta dal governo.

Il CSM ha approvato a maggioranza la pratica a tutela del sostituto procuratore della Corte di Cassazione Raffaele Piccirillo, pesantemente criticato dal ministro per un’intervista sul caso Almasri. In parallelo, l’ANM ha pubblicato sulla propria rivista una lettera del 1994 in cui Nordio, allora magistrato alla Procura di Venezia, firmava un appello contrario alla separazione delle carriere. Una scelta che punta a smentire la coerenza politica del ministro, oggi primo promotore di quella stessa riforma.

Il caso Piccirillo: tutela e condanna politica

Il fulcro dello scontro nasce dalle parole di Nordio nei confronti del magistrato Piccirillo, colpevole – secondo il Guardasigilli – di aver espresso valutazioni improprie sul caso del generale libico Osama Najeem Almasri. Il ministro aveva persino ventilato un possibile procedimento disciplinare nei suoi confronti. Una presa di posizione che ha provocato la reazione del CSM, culminata ieri nell’approvazione formale della tutela a favore del magistrato.

La decisione è stata accompagnata da una nota durissima in cui si sottolinea «la gravità delle affermazioni del ministro» per il loro «potenziale impatto sulla fiducia dei cittadini nella funzione giudiziaria». Il CSM ha ribadito che tali dichiarazioni sono «idonee a condizionare il sereno e indipendente esercizio della giurisdizione» e ha rinnovato l’appello al rispetto dei principi di autonomia e leale collaborazione tra i poteri dello Stato.

Durissima anche la posizione della presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, che ha parlato di «un tristissimo inedito nella nostra storia repubblicana», definendo «assolutamente incomprensibile» che un ministro attacchi una funzione disciplinare a cui egli stesso concorre.

La memoria che brucia: la lettera del 1994

A rafforzare la pressione sul ministro è arrivata, quasi in simultanea, la pubblicazione da parte dell’ANM di una lettera firmata il 3 maggio 1994 da oltre 1.500 magistrati, tra cui proprio Nordio, allora in servizio a Venezia. Il documento prendeva posizione netta contro la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, considerata una minaccia all’indipendenza della magistratura.

Un gesto che, se da un lato intende richiamare il Nordio di allora a un maggiore rispetto del dibattito interno alla magistratura, dall’altro alimenta le accuse di incoerenza politica. Le opposizioni cavalcano la polemica: «Sulla separazione delle carriere, Nordio dia retta a Nordio», ironizza il Movimento 5 Stelle.

Il percorso della riforma

Intanto, la riforma ha ricevuto martedì scorso l’approvazione del Senato con 106 voti favorevoli e ora è attesa alla Camera per la seconda delle quattro letture previste per le modifiche costituzionali. Il testo prevede, oltre alla separazione delle carriere tra PM e giudici, la creazione di due distinti CSM e l’introduzione di un’Alta Corte disciplinare autonoma. In caso di approvazione con meno dei due terzi dei voti parlamentari, sarà necessario il referendum confermativo.

Dalla maggioranza, Forza Italia difende la riforma come una misura di riequilibrio del sistema, mentre Fratelli d’Italia, con Giovanni Donzelli, precisa: «Non vogliamo chiudere le correnti, ma porre fine alla loro politicizzazione».


LEGGI ANCHE

Nordio rilancia la sua giustizia: meno carcere preventivo, riforma del ricorso e separazione delle carriere

In un’intervista a Il Giornale, il ministro della Giustizia torna a difendere le riforme approvate dal governo: garantismo non significa impunità, ma tutela dell’imputato e…

Privacy e festività di fine anno: qualche consiglio del Garante per evitare le truffe

Si sa: le festività di fine anno sono un’ottima opportunità per i criminali informatici interessati alla raccolta dei dati degli utenti, che ne approfittano della…

contributo-unificato

No iscrizione a ruolo senza contributo unificato

Manovra 2022: se non si versa il contributo unificato niente iscrizione a ruolo Da oggi, martedì 16 novembre, il testo della manovra di bilancio 2022 è al…

TORNA ALLE NOTIZIE

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto