Il prossimo 25 novembre il personale del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria si fermerà per uno sciopero nazionale. La protesta culminerà in un presidio dalle ore 12.00 alle ore 14.30, davanti alla Corte di Cassazione, nel cuore di Roma, dove i lavoratori manifesteranno il loro dissenso nei confronti delle scelte politiche e contrattuali che, a loro dire, stanno portando il settore della giustizia verso una situazione insostenibile. Confintesa FP, sindacato promotore della mobilitazione, si dice deciso a lanciare un “segnale forte e chiaro” per la tutela dei diritti e delle condizioni di lavoro di tutto il personale giudiziario.
Stabilizzazione e progressione professionale
Tra le richieste principali figura l’applicazione dell’accordo sottoscritto il 26 aprile 2017, che prevede il passaggio dei Funzionari al profilo di Direttori, degli Assistenti a Cancellieri e degli Operatori ad Assistenti. “Si tratta di un passaggio cruciale per valorizzare le professionalità interne e riconoscere la competenza dei lavoratori,” afferma Confintesa FP. A questa misura si aggiunge la richiesta di stabilizzazione per tutto il personale precario, in particolare quello assunto con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e gli operatori giudiziari attualmente impiegati con contratti part-time a tempo determinato.
Confintesa FP propone anche una riduzione, fino all’azzeramento, dell’Area I, in modo da permettere a questo personale di accedere all’Area immediatamente superiore, favorendo una progressione di carriera che risponda all’impegno e alla professionalità dimostrati sul campo.
Uno sciopero per la dignità del lavoro
La protesta del 25 novembre sarà un’occasione per riaffermare i diritti dei lavoratori della giustizia e per mettere in luce le criticità di un sistema che, secondo Confintesa FP, da anni non riceve il supporto e l’attenzione necessari da parte delle istituzioni. Il sindacato richiama l’importanza di non lasciare che le categorie professionali siano divise da lotte interne, e di concentrarsi invece sulla salvaguardia dei diritti di tutti.
“Sono state fatte troppe promesse mai mantenute e sono stati fatti troppi compromessi a danno dei lavoratori,” sostiene Confintesa FP. “È tempo di unire le forze per ottenere il giusto riconoscimento professionale e dare dignità a chi lavora per garantire il funzionamento della giustizia.”
Un appello all’unità
L’invito di Confintesa FP è chiaro: tutti i lavoratori, indipendentemente dall’appartenenza sindacale, sono chiamati a partecipare a questo sciopero. L’obiettivo è inviare un messaggio di compattezza e determinazione, dimostrando alle istituzioni la necessità di un reale cambio di rotta. Anche chi non potrà essere presente fisicamente al presidio di Roma è invitato a unirsi alla protesta, poiché ogni adesione rafforzerà la voce collettiva dei lavoratori della giustizia.
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