Finalmente si procederà con l’esame avvocato 2020, già rimandato due volte a causa delle difficoltà dovute alla pandemia. Lo scorso 13 aprile 2021 è infatti stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto attuativo che ne stabilisce le modalità.
L’esame coinvolgerà circa 26 mila candidati.
ESAME AVVOCATO E PANDEMIA
Entro il 24 aprile dovranno essere scelte le materie, mentre si sa già che le prove orali avverranno a partire dal 20 maggio.
A proposito delle date delle prove, a marzo la Min. Cartabia aveva dichiarato:
“Potrà esserci uno slittamento di poche settimane, rispetto alle date di metà aprile, per l’avvio delle sessioni, ma confidiamo di concludere entro luglio, cioè per la stessa epoca in cui di solito si completa la correzione degli scritti”.
Dato il perdurare della pandemia, l’esame avvocato verrà svolto secondo modalità straordinarie: nessuna prova scritta, bensì due prove orali.
LE DUE PROVE ORALI
La prima prova verte attorno un quesito di stampo pratico-applicativo in una materia, a scelta del candidato, tra diritto civile, penale o amministrativo.
Il candidato ha a disposizione un’ora dalla dettatura del quesito: mezz’ora per l’esame preliminare, mezz’ora per la discussione vera e propria.
Alla seconda prova sono ammessi i candidati che hanno conseguito nella prima almeno 18 punti. La prova riguarda 5 materie, oltre a ordinamento e deontologia forense. Il tempo a disposizione va dai 45 ai 60 minuti.
Nella seduta che ha portato alla firma del Decreto sull’esame avvocato, la Min. Cartabia ha indicato i 1.500 membri delle sottocommissioni esaminatrici.
Per questa edizione, il numero delle sottocommissioni sarà maggiore, ma il numero di componenti diminuisce, da 5 a 3. Per la prima volta, poi, potranno far parte delle commissioni anche i ricercatori universitari a tempo determinato e i magistrati militari.
A seguito della pubblicazione del Decreto, la Commissione centrale si occuperà del sorteggio delle Corti di appello. Successivamente, verrà estratta la lettera alfabetica da cui inizieranno le prove e verrà stabilito il calendario.
Il singolo candidato riceverà notizie sulla data e luogo d’esame almeno 20 giorni prima dello svolgimento della stessa. Il candidato deve rendere noto, entro il 24 aprile, quali siano le materie scelte per le prove. La mancata comunicazione verrà interpretato come una rinuncia alla prova.
La prima prova orale si svolge in modalità ibrida. Il candidato sarà presente nella sede d’esame insieme al segretario della sottocommissione; gli altri componenti della commissione saranno invece collegati da remoto.
Le prove sono pubbliche, ma da remoto. Significa che possono collegarsi alla videoconferenza fino a 40 partecipanti che ne facciano richiesta, a patto che disattivino microfoni e telecamere.
COSA SUCCEDE IN CASO DI POSITIVITÀ A COVID
Se un candidato scopre di essere positivo al COVID o dimostra di non poter partecipare all’esame per comprovati motivi di salute, può chiedere il rinvio della prova al presidente della sottocommissione.
La nuova prova dovrà comunque avvenire entro 10 giorni dalla fine delle condizioni limitanti.
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