Redazione 5 Settembre 2024

carcere rebibbia

Detenuti di Rebibbia chiedono il rispetto della sentenza della Consulta: la questione affettiva nelle carceri italiane

I detenuti del carcere di Rebibbia si stanno battendo per il rispetto di una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la normativa vigente in materia di colloqui intimi. La sentenza n. 10 del 2024 ha sollevato una questione di legittimità costituzionale riguardante l’articolo 18 della legge sull’Ordinamento penitenziario, stabilendo che i detenuti devono poter avere colloqui privati con il proprio coniuge, partner dell’unione civile o persona stabilmente convivente senza il controllo a vista del personale di custodia, quando non vi sono ragioni di sicurezza contrarie.

I Garanti sollecitano l’attuazione della sentenza

Dopo la segnalazione dei detenuti, i Garanti del Lazio e di Roma, Stefano Anastasìa e Valentina Calderone, hanno preso posizione. In una lettera indirizzata alla direttrice del carcere di Rebibbia, Maria Donata Iannantuono, hanno sollecitato l’immediata individuazione di spazi adeguati per i colloqui intimi tra i detenuti e i loro partner, come stabilito dalla Corte Costituzionale.

Una rivoluzione culturale nella pena detentiva

La decisione della Corte Costituzionale rappresenta una svolta significativa nella concezione della pena detentiva, non più vista come una totale privazione dei diritti, ma come una limitazione che non deve comprimere completamente l’affettività del condannato. La sentenza ha messo in luce l’importanza della dimensione affettiva e relazionale nella vita dei detenuti, riconoscendo che la negazione di questi diritti incide negativamente non solo sui detenuti ma anche sui loro familiari e partner.

Lentezza nell’attuazione e azioni dei detenuti

Nonostante la sentenza sia stata emessa mesi fa, nessuna struttura penitenziaria sembra aver ancora adeguato le proprie prassi per conformarsi alla nuova normativa. I detenuti di Rebibbia, dopo aver ricevuto risposte insoddisfacenti dalla direzione del carcere, hanno deciso di intraprendere azioni più incisive. Il 31 luglio hanno inoltrato un reclamo formale ai principali responsabili del sistema penitenziario, denunciando la mancata attuazione della sentenza e richiedendo informazioni dettagliate su quando e come saranno implementate le disposizioni.

La risposta dei Garanti e le raccomandazioni

I Garanti hanno risposto prontamente, sottolineando che la sentenza della Corte ha effetto immediato e deve essere applicata senza ulteriori indugi. Hanno raccomandato la creazione di spazi idonei per colloqui privati e, in assenza di direttive ministeriali specifiche, l’adozione di un ordine di servizio interno per regolamentare questi colloqui.

 


LEGGI ANCHE

cartelli servicematica

Open Day dell’Unione Camere Penali: notevole successo, con il supporto di Servicematica

L’VIII Open Day dell’Unione Camere Penali Italiana, tenutosi a Rimini il 7 e 8 giugno 2024, si è concluso con un importante successo di partecipazione,…

Notifica dell’appello tramite PEC non valida se il processo tributario telematico non operativo

La Corte Suprema di Cassazione ha stabilito che la notifica dell'atto di appello effettuata via PEC è giuridicamente inesistente se avviene prima dell'attivazione del processo…

telemarketing garante multe

Telemarketing selvaggio: il Garante Privacy e la Guardia di Finanza confiscano banche dati

Contattavano decine di migliaia di utenti che non avevano rilasciato il consenso necessario, proponendo offerte commerciali da parte di alcune compagnie energetiche. Successivamente, inviavano i contratti…

TORNA ALLE NOTIZIE

Servicematica

Nel corso degli anni SM - Servicematica ha ottenuto le certificazioni ISO 9001:2015 e ISO 27001:2013.
Inoltre è anche Responsabile della protezione dei dati (RDP - DPO) secondo l'art. 37 del Regolamento (UE) 2016/679. SM - Servicematica offre la conservazione digitale con certificazione AGID (Agenzia per l'Italia Digitale).

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Agid
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto