Redazione 5 Dicembre 2024

Decreto Flussi: le nuove regole per migranti e lavoratori stranieri in Italia

Il Decreto Flussi, che disciplina ingresso e soggiorno di migranti e lavoratori stranieri in Italia, è diventato legge dopo l’approvazione definitiva al Senato. Il provvedimento introduce significative novità in materia di gestione dei flussi migratori, diritti dei richiedenti asilo e regolamentazione del lavoro straniero.

Le principali novità

1. Lista dei Paesi sicuri
Per valutare la fondatezza delle richieste di protezione internazionale, il governo ha stilato un elenco di Paesi considerati sicuri, che include Albania, Egitto, Senegal e Tunisia, tra gli altri. La lista sostituisce quella determinata in passato con decreto ministeriale, escludendo Paesi come Camerun e Nigeria per criticità.

2. Competenza dei ricorsi sui respingimenti
La competenza passa dalle sezioni specializzate del Tribunale alle Corti d’Appello in composizione monocratica per i procedimenti di convalida dei trattenimenti e dei respingimenti. Per consentire una riorganizzazione, le nuove norme entreranno in vigore 30 giorni dopo la conversione del decreto.

3. Ricongiungimenti familiari più restrittivi
Ora è necessario un soggiorno legale di almeno due anni in Italia per richiedere il ricongiungimento familiare. Inoltre, gli alloggi dovranno rispettare requisiti di idoneità.

4. Controllo sui dispositivi elettronici dei migranti
Il decreto autorizza i questori a ispezionare telefoni e altri dispositivi elettronici dei migranti per verificarne l’identità in caso di mancata collaborazione.

5. Navi ONG e riduzione dei termini
Il termine per impugnare il fermo amministrativo delle navi ONG è ridotto da 60 a 10 giorni.

6. Revoca della protezione speciale
La revoca è affidata alla Commissione nazionale per il diritto di asilo e viene ammessa solo in presenza di motivi legati alla sicurezza dello Stato.

7. Permessi di soggiorno e sfruttamento lavorativo
Per le vittime di caporalato è previsto un permesso di soggiorno speciale di sei mesi, prorogabile, e il patrocinio a spese dello Stato, anche derogando ai limiti di reddito.

8. Quote di ingresso e digitalizzazione
Le quote di ingresso per lavoratori stagionali nel 2025 aumentano a 110.000, con priorità per il settore agricolo. È introdotto il sistema di “click day” per gestire le richieste di nulla osta in modo più efficiente.

9. Misure per la sicurezza e personale aggiuntivo
Sono previsti nuovi obblighi di impronte digitali per i migranti in ingresso e controlli preventivi per alcune nazionalità. Inoltre, verranno aggiunte 250 unità di personale agli sportelli immigrazione.

10. Contratti secretati per il controllo delle frontiere
Gli appalti relativi a forniture e servizi destinati ai Paesi terzi per il controllo dei flussi migratori saranno soggetti a segreto, suscitando critiche da parte di associazioni come Emergency.

Un bilanciamento tra controllo e inclusione

Il decreto punta a rafforzare i controlli sull’immigrazione irregolare e a regolare l’ingresso dei lavoratori stranieri in modo più ordinato. Tuttavia, le restrizioni sui ricongiungimenti familiari e la gestione dei migranti nelle zone di transito sollevano interrogativi sulla compatibilità con i diritti umani e il diritto internazionale.


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