27 Agosto 2024 - Economia

Ddl Sicurezza, l’allarme delle associazioni di settore: “Migliaia di aziende e posti di lavoro a rischio”

Una coltura dalle mille potenzialità, messa a rischio dall'emendamento al Decreto Sicurezza. Confagricoltura e altre associazioni di categoria hanno espresso forte preoccupazione per questa misura che rischia di mettere in ginocchio un settore in piena espansione.

Un nuovo fronte si apre nella battaglia per la legalizzazione in Italia. Stavolta, però, non si tratta di cannabis a scopo ricreativo, ma della canapa industriale, una coltura dalle mille potenzialità, messa a rischio da un recente emendamento al Decreto Sicurezza. Confagricoltura e altre associazioni di categoria hanno espresso forte preoccupazione per questa misura che rischia di mettere in ginocchio un settore in piena espansione.

Il cuore del problema

L’emendamento in questione prevede il divieto assoluto della coltivazione, lavorazione e vendita delle infiorescenze di canapa, anche quelle a basso contenuto di THC. Una decisione che, secondo Confagricoltura, è un duro colpo al Made in Italy agroindustriale. “Si tratta di una filiera giovane, dinamica e fortemente legata ai principi della bioeconomia”, dicono dall’associazione degli agricoltori, “Un settore che sta creando occupazione, soprattutto tra i giovani, e contribuendo a rilanciare l’economia di molte aree rurali”.

Le conseguenze

Le conseguenze di questo divieto potrebbero essere devastanti. La chiusura di moltissime aziende, la perdita di migliaia di posti di lavoro e un danno all’immagine dell’Italia come paese all’avanguardia nel settore agricolo sono solo alcune delle possibili ricadute. Inoltre, la decisione potrebbe vanificare gli sforzi compiuti in questi anni per valorizzare tutte le parti della pianta di canapa, dai semi alle fibre fino alle infiorescenze.

Un’opportunità persa

L’Italia, con il suo clima favorevole, si è affermata come uno dei principali produttori di canapa in Europa. La coltivazione di questa pianta, oltre a generare ricchezza, contribuisce a migliorare la qualità del suolo, a ridurre l’impatto ambientale e a creare nuovi prodotti sostenibili. Un’opportunità che il nostro Paese sembra intenzionato a sprecare.

La voce delle associazioni

Diverse associazioni di categoria si sono unite per lanciare un appello al governo affinché ritiri l’emendamento. “Siamo di fronte a una scelta politica miope che danneggia l’economia, l’ambiente e la società, la canapa è una risorsa preziosa che non possiamo permetterci di perdere”.

Una petizione per salvare l’indotto

Per sostenere la battaglia delle associazioni di settore, tra cui Imprenditori Canapa Italia, Sardinia Cannabis e altre, è stata lanciata una petizione online che ha raccolto già migliaia di firme. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere il governo a riconsiderare la sua posizione.

Perché è importante?

  • Sostenibilità: La canapa è una coltura ecologica, che aiuta a ripulire il terreno e può sostituire materiali inquinanti.
  • Economia: Questo settore crea lavoro, soprattutto nelle zone rurali, e contribuisce all’economia circolare.
  • Salute: I prodotti a base di infiorescenze di canapa aiutano molte persone a migliorare la propria qualità di vita.

Cosa chiedono le associazioni?

  • Ritirare l’emendamento: Vogliono che il governo elimini il divieto sulle lavorazioni delle infiorescenze di canapa.
  • Dialogo costruttivo: Chiedono al governo di parlare con loro per creare regole chiare e sostenibili per il settore.

Per firmare, cliccare sul link


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