2 Novembre 2020

D.L. Ristori, le misure che riguardano la Giustizia

D.L. Ristori, le misure che riguardano la Giustizia

In attesa del nuovo decreto di oggi 2 novembre 2020 che imporrà misure più restrittive nel tentativo di contenere l’epidemia di COVID, vi proponiamo una panoramica delle disposizioni del D.L. Ristori che toccano la Giustizia.

L’obiettivo del “pacchetto Giustizia” è permettere il proseguimento delle attività in sicurezza davanti alla seconda ondata di contagi.

Indagini preliminari da remoto

Il D.L. Ristori dà la possibilità al pubblico ministero e alla polizia giudiziaria di procedere con le indagini preliminari sfruttando i collegamenti da remoto, nel caso in cui l’incontro fisico dell’indagato, della parte offesa, del difensore e altri soggetti dovesse comportare un rischio per la salute.

Indagato e persona offesa possono essere interpellati da remoto anche dallo studio del proprio difensore. Il difensore dell’indagato può opporsi alla modalità da remoto.

Udienze penali

Alle persone detenute, internate, fermate, arrestate o in custodia cautelare viene data la possibilità di partecipare mediante collegamento da remoto a qualsiasi udienza, nel caso in cui la presenza fisica dovesse esporli rischi di contagio.

Possono essere svolte in modalità da remoto anche le udienze penali che non richiedono la partecipazione di soggetti diversi dal pubblico ministero, parti private e difensori, ausiliari del giudice, ufficiali o agenti di polizia giudiziaria e interpreti, consulenti o periti.

Le udienze di discussione finale e quelle in cui vengono ascoltati testimoni, periti o le parti potranno essere svolte tramite videoconferenza solo nel caso in cui siano le parti stesse ad esprimere il consenso per tale modalità.

Udienze a porte chiuse

Le udienze dei procedimenti civili e penali che prevedono la presenza del pubblico dovranno ora essere celebrate a porte chiuse (art. 128 c.p.c e art. 472, comma 3, c.p.p.).

Separazioni e divorzi: ok udienze cartolari

Per le separazioni consensuali e i divorzi congiunti il D.L. Ristori introduce la possibilità di sostituite l’udienza con il deposito telematico di note scritte (art. 221, comma 4, del D.L. n. 34/2020). Ciò è possibile solo se tutte le parti sono d’accordo per questa modalità e previa comunicazione della decisione con almeno 15 giorni di anticipo rispetto alla data della prima udienza.

Smart working

Il giudice che dovesse trovarsi in quarantena o isolamento fiduciario per COVID-19 potrà partecipare alle udienze in modalità da remoto.

Lo stesso vale per i magistrati e le deliberazioni collegiali in camera dì consiglio.

Deposito tramite PEC

Nel penale diventa possibile depositare memorie, documenti e istanze relativi al procedimento in via esclusivamente telematica tramite il portale del processo penale telematico del Ministero della Giustizia.

Per gli altri atti è possibile l’invio tramite PEC agli uffici giudiziari (sono validi gli indirizzi degli uffici indicati nel provvedimento del Direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati e pubblicato sul Portale dei servizi telematici).

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Giustizia Civile al tempo del Covid: riflessioni a caldo all’indomani del Dpcm 24/10/2020 e del D.L. 25/2020

Il contenuto del Decreto Ristori

 

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