La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum abrogativo sull’autonomia differenziata, dando il via libera alla riforma tanto cara al governatore del Veneto, Luca Zaia. Per il leader leghista, questa decisione conferma la piena costituzionalità della riforma e ne sancisce la centralità per il futuro del Paese.
“Questa sentenza dimostra che l’autonomia non mina l’unità nazionale, ma è uno strumento per migliorare i servizi e ridurre le disuguaglianze”, ha affermato Zaia, che nel suo libro “Autonomia, la rivoluzione necessaria” racconta il percorso della riforma.
Il governatore ha ribadito che l’autonomia non rappresenta una secessione per i ricchi, ma un’opportunità per tutta l’Italia, Sud compreso: “Nord e Sud sono come gemelli siamesi, legati da un destino comune. Dobbiamo eliminare il dualismo e le disuguaglianze che penalizzano entrambe le aree del Paese”.
Zaia ha inoltre sottolineato che l’autonomia porterà lo Stato più vicino ai cittadini, seguendo modelli di successo come Stati Uniti, Germania e Spagna, e ha ringraziato la sinistra per le modifiche al Titolo V della Costituzione che hanno reso possibile questo percorso.
Il governatore ha infine evitato di sbilanciarsi sul tema di un possibile terzo mandato, dichiarando: “Aspettiamo la sentenza sulla Campania. Potrebbe cambiare molte cose”.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
“Non un ritorno al passato, ma un passo avanti”: l’Avvocatura secondo Scialla
Dal palco del Congresso Forense, il coordinatore dell’OCF rivendica le riforme realizzate e chiama a una nuova stagione: dall’equo compenso all’Avvocato in Costituzione, un progetto…
Dietro al deficit commerciale USA con la UE c'è un robusto surplus nei servizi, trainato dai colossi digitali e bancari. Meta, Google, Netflix, JP Morgan…
Giustizia e Intelligenza Artificiale: il giudice resta umano, ma l’Ia cambia tutto
Dal supporto nelle indagini alla gestione dei dati, l’intelligenza artificiale entra nei tribunali e nei ministeri. Ma il cuore della decisione resta in mano ai…
