La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 19025 depositata l’11 luglio 2024, ha confermato la possibilità per il giudice di ridurre fino al 70% i compensi degli avvocati per le cause ripetitive e con esito negativo, anche al di sotto dei minimi previsti dal Decreto Ministeriale n. 55/2014.
La Suprema Corte ha precisato che tale discrezionalità del giudice sussisteva anche nel caso in questione, non essendo ancora applicabile lo sbarramento introdotto dal DM n. 37/2018 che vieta di scendere al di sotto dei valori minimi.
Nel caso specifico, i giudici di merito hanno ritenuto opportuno ridurre del 70% il compenso minimo previsto per le seguenti ragioni:
- Le cause erano tutte simili e potevano essere proposte in modo unificato.
- L’esito di tutte le cause è stato negativo.
- Le cause non presentavano particolari difficoltà giuridiche o fattuali.
- La società cliente si trovava in una situazione di difficoltà economica.
La Corte di Cassazione ha ritenuto che la motivazione fornita dai giudici di merito sia stata adeguata e che la riduzione del 70% non sia stata eccessiva.
In linea con la giurisprudenza consolidata, la Suprema Corte ha sottolineato che il giudice ha ampia discrezionalità nel determinare i compensi degli avvocati, a patto che la sua decisione sia adeguatamente motivata. Tale discrezionalità è ancor più ampia quando si tratta di cause ripetitive e con esito negativo, come nel caso in questione.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
Trenitalia: Cassazione, danno esistenziale per ritardo di 23 ore
Danno esistenziale per un maxi ritardo ferroviario, della durata di 23 ore, senza fornire assistenza ai passeggeri che erano bloccati sul treno. La Corte di…
Le nuove PEC del dipartimento della giustizia tributaria
Dal 5 febbraio 2024 saranno attivate le nuove caselle PEC del Dipartimento della giustizia tributaria. Gli utenti potranno utilizzare le seguenti PEC: direzionegenerale@pec.mef.gov.it, per le…
Interesse moratorio e interessi legali: la Cassazione chiarisce la differenza
La Corte di Cassazione a Sezioni Unite, con la sentenza 12449/2024, ha fatto chiarezza sull’applicazione degli interessi legali e degli interessi moratori. Differenza tra interessi…